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La felicità è una parola che evoca desideri profondi e universali, uno stato che cerchiamo costantemente nella quotidianità e nei momenti più impegnativi. Sikkens, sempre al passo con le esigenze contemporanee, ha scelto di focalizzare questo concetto in un convegno di alto profilo, che esplora l’architettura e la scelta cromatica come strumenti per raggiungere il benessere. Organizzato in collaborazione con la Fondazione per l’Architettura di Torino, l’evento dal titolo “Vivere il colore – esplorazioni architettoniche di felicità” si è tenuto nella maestosa Reggia di Venaria, un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
L’importanza del colore
Il convegno ha messo in luce una tesi tanto semplice quanto profonda: la felicità dipende dal nostro benessere, e il benessere è fortemente influenzato dall’ambiente in cui viviamo. Il colore, elemento fondamentale dell’architettura, ha il potere di trasformare gli spazi abitativi, lavorativi, sociali, curativi e culturali in luoghi che favoriscono la felicità. Una progettazione cromatica corretta non si limita a soddisfare il senso estetico, ma ha effetti concreti e misurabili sulla qualità della vita delle persone.
Relatori e contenuti del convegno
Il convegno ha visto la partecipazione di esperti e figure di rilievo nel campo dell’architettura e del design. Eleonora Gerbotto, direttrice della Fondazione per l’Architettura di Torino, ha aperto la sessione con un’affermazione evocativa: “La felicità è come un cristallo con diversi angoli da cui osservarla”. Questo concetto introduce l’idea che il colore possa essere un alleato imprescindibile nel creare le condizioni per raggiungere la felicità.
Michelangelo Pajno e Roberto Meregalli di Akzo Nobel hanno sottolineato l’importanza di utilizzare il colore per diventare “progettisti della felicità”. Davide Guanti, specification specialist di Akzo Nobel, ha esplorato le sinergie tra felicità e architettura.
Heleen Van Gent, direttrice creativa del Global Aesthetic Center Akzo Nobel, ha riportato l’attenzione su un piano più concreto, presentando le proposte cromatiche e le palette di Sikkens. Van Gent ha illustrato come il colore possa essere utilizzato per progettare ambienti che rispondano alle esigenze umane attraverso il concetto di Human Centric Design, un approccio che mette l’uomo al centro del processo progettuale.
Le palette cromatiche di Sikkens
Van Gent ha presentato cinque palette specifiche, ognuna pensata per un ambito differente:
- Educativo: colori vivaci e stimolanti che guidano e ripartiscono gli spazi, favorendo l’apprendimento e la creatività.
- Uffici: toni e finiture opache che conferiscono identità e funzionalità agli spazi lavorativi, creando un ambiente professionale e armonioso.
- Sanitario: colori studiati per ridurre lo stress dei pazienti, dei loro caregiver e del personale medico, facilitando l’orientamento e supportando il benessere.
- Residenziale: una palette flessibile ed emozionale che promuove un forte senso di appartenenza e rende lo spazio più personale e accogliente.
- Strutture ricettive: colori accoglienti e distintivi che creano un appeal enfatizzato, rendendo gli ambienti invitanti e memorabili.
Ogni palette nasce da studi approfonditi sull’uso degli spazi e sui fruitori, con ricerche statistiche che supportano le scelte cromatiche. Le palette sono articolate tra colori destinati ai soffitti, alle pareti, ai pavimenti e alle strutture destinate ai cosiddetti “colori accento“, come colonne o nicchie.