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Un accurato intervento di restauro cromatico ha riportato alla luce la storica facciata della Chiesa di San Sebastiano, conosciuta anche come “Madonna Addolorata”, a Mirabello Eclano in Irpinia. Sotto l’esperta guida di Massimo Caiazzo, questo restyling ha ridato splendore all’edificio religioso, celebrando la bellezza ritrovata e la resilienza della comunità locale.
Storia e importanza della Chiesa di San Sebastiano
Costruita tra il XIX e il XX secolo, la chiesa presenta una facciata eclettica adornata da mattoni e pietra di Fontanarosa. Ha resistito a numerosi terremoti nel 1930, 1962 e 1980, subendo però ricostruzioni frettolose negli anni ’80 che ne hanno compromesso l’integrità estetica. L’obiettivo del restauro era di arricchire l’estetica della chiesa, riaccendendo il senso di appartenenza della comunità e preservando il prezioso patrimonio culturale del luogo.
Il processo di restauro e la scelta dei colori
Il progetto della nuova facciata è stato presentato ai cittadini in quattro varianti cromatiche: pervinca, glicine, rosa antico e beige. Dopo una votazione, i residenti hanno scelto il beige come colore preferito. Questo restauro cromatico ha trasformato la chiesa in un simbolo tangibile di rinascita e bellezza duratura.
La facciata della chiesa è stata arricchita con tre lesene bianche su ciascun lato, elementi verticali che danno struttura visiva e slancio all’edificio. Da una certa distanza, queste lesene formano una figura nascosta: una freccia rivolta verso l’alto, simbolo di speranza dopo le devastazioni dei terremoti.
Un simbolo di rinascita per Mirabello Eclano
Il restauro della Chiesa di San Sebastiano a Mirabello Eclano non è solo un intervento architettonico, ma un atto di amore verso il patrimonio culturale e la comunità locale. Questo progetto ha risvegliato il senso di identità e appartenenza dei cittadini, dimostrando come la bellezza possa persistere e rinascere, nonostante le avversità.