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Eugenio Gallavotti è un giornalista professionista dagli anni Settanta, è docente di comunicazione della moda all’Università IULM e di giornalismo nella moda al master Walter Tobagi dell’Università degli Studi di Milano.
Il suo pamphlet -come lo definisce lui stesso- ha un titolo evocativo e molto significativo, “La teoria dei colori, stile & società a contrasto”, e un sottotitolo ancora più intrigante, “Quando siamo poveri la moda è ricca. E viceversa”.
Edito da Franco Angeli, riporta citazioni sull’indissolubile legame tra i colori e la moda, con interviste e dialoghi con personaggi della moda e della cultura come la giornalista Natalia Aspesi, il sociologo Francesco Morace, la gallerista Carla Sozzani e lo stilista Alberto Zanoletti. E, ancora, tra le pagine si possono leggere dissertazioni sul rapporto che esiste, per esempio, tra colore e cinema -con il contributo del critico Gianni Canova- tra colore e classi sociali -con le argomentazioni dello scrittore Paolo Di Paolo-, tra colore e design -con l’intervista alla critica di mostre Cristina Dosio Morozzi-, tra colore e musica -con il dialogo insieme al critico musicale Mario Luzzatto Fegiz-, tra colore e architettura -con l’architetto Franco Raggi- e, per finire, tra colore e arte -con il contributo del pittore e scultore Kris Ruhs-.
Il libro tratta di una nuova teoria dei colori alla quale ha lavorato Gallavotti insieme ai suoi allievi dello IULM e dell’Università Statale di Milano: molti stilisti si esprimono in maniera antitetica rispetto all’epoca socioeconomica che si ritrovano a vivere. In pratica, nei periodi di espansione e benessere si cercano e propongono colori sobri coniugati con stili asciutti; in quelli di recessione e crisi, la moda esplode con tinte sgargianti e stili sfarzosi. Dalle conclusioni di questa ricca disamina emerge più volte che la moda che ci ricorda esiste in un’altra realtà rispetto a quella che viviamo e che spesso è proprio attraverso il colore che esprime contenuti ben più complessi, figli, sì degli estri creativi, ma anche del variegato vissuto sociale e antropologico.