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Con un tasso di riciclo stabilmente sopra l’85%, l’Italia si conferma un leader globale nella circolarità degli imballaggi in carta, superando ampiamente l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2030. Questo straordinario risultato non è solo motivo di orgoglio, ma anche un punto di partenza per ulteriori miglioramenti.
La qualità e la quantità della raccolta differenziata possono ancora crescere, così come si può rendere il packaging più semplice da selezionare e riciclare. Grazie alla rinnovabilità intrinseca di carta e cartone, una progettazione attenta degli imballaggi può massimizzare l’efficienza del processo di riciclo e ridurre i costi di gestione del sistema.
Migliorare la riciclabilità: sostenibilità e competitività
La progettazione di imballaggi cellulosici più riciclabili è cruciale per:
- ottimizzare il recupero di carta e cartone, minimizzando gli scarti;
- ridurre i costi di trasformazione nelle cartiere;
- coniugare sostenibilità ambientale e competitività economica.
Questo approccio è in linea con il percorso delineato nel report di Mario Draghi sullo stato dell’industria europea. Già dal 2019, Comieco, in collaborazione con Assocarta e Assografici, ha promosso il metodo Aticelca® 501, uno standard volontario che misura la riciclabilità del packaging.
La revisione del Contributo Ambientale Conai (CAC)
Comieco ha proposto a Conai di ridefinire il sistema del CAC per gli imballaggi compositi a base carta, favorendo i produttori che adottano soluzioni più sostenibili e certificate. Dal 1° luglio 2025, il CAC cambierà pelle nell’ambito di una revisione più ampia, introducendo:
- otto fasce di contribuzione (rispetto alle attuali sei);
- agevolazioni per gli imballaggi certificati con il metodo Aticelca® 501.
Per esempio, gli imballaggi compositi del tipo B (con componente carta tra l’80% e il 90%) saranno suddivisi in due categorie:
- Tipo B1: certificati Aticelca® 501, con contributi ridotti;
- Tipo B2: non certificati, soggetti a contributi più alti.
Lo stesso principio verrà applicato ai compositi di tipo C (con componente carta tra il 60% e l’80%). Questa diversificazione contributiva incentiva l’uso di packaging riciclabili, riducendo il cosiddetto Extra CAC.
Focus sui compositi a base carta per liquidi alimentari (CPL)
Nel caso dei CPL, come i brick per latte, brodo o acqua, l’introduzione dell’Extra CAC ha già portato significativi progressi:
- recupero del 40% delle quasi 100.000 tonnellate immesse a consumo;
- valorizzazione delle componenti cellulosiche, plastiche e in alluminio.
Dal 1° luglio 2025, l’Extra CAC per i CPL aumenterà da 20 a 70 euro per tonnellata, stimolando ulteriormente lo sviluppo di tecnologie avanzate per il riciclo.
L’ambizione: un futuro sempre più circolare
L’obiettivo di Comieco e dei suoi partner è chiaro: rendere il packaging sempre più rinnovabile e circolare. Con l’introduzione di misure come la diversificazione contributiva e il potenziamento del metodo Aticelca® 501, l’Italia punta a confermarsi leader nella sostenibilità degli imballaggi, contribuendo al benessere del pianeta e alla competitività del settore.