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Vivere in un contesto residenziale come una villetta a schiera implica una serie di compromessi e regole da seguire. Pur considerate abitazioni autonome, le villette a schiera non sono completamente indipendenti, perché condividono alcuni elementi comuni, tra cui i muri di confine, giardini, spazi antistanti, tubature, parcheggi e impianti di illuminazione. Inoltre, in una villetta a schiera, quando le abitazioni sono unite senza distanze fisiche significative tra loro, i muri perimetrali e le facciate perimetrali sono considerati beni comuni.
Questo significa che i singoli proprietari non possono decidere autonomamente riguardo il rifacimento delle facciate o la scelta del colore esterno senza coinvolgere gli altri proprietari e dipingere anche le altre. Ogni proprietario di una villetta a schiera è inoltre tenuto a rispettare il decoro architettonico del complesso residenziale e a conformarsi ai vincoli condominiali e comunali. In caso contrario, rischia di dover rispondere in tribunale o alle azioni risarcitorie da parte degli altri condomini singoli proprietari delle villette a schiera, oltre a dover ripristinare lo stato dei luoghi. È illegale infatti per un privato agire autonomamente e modificare i muri perimetrali ritenendoli erroneamente parti private anziché condominiali, perché causerebbe così un danno ai diritti degli altri proprietari e al decoro architettonico complessivo.
È stato anche chiarito che tutti i proprietari delle villette a schiera sono tenuti a contribuire alle spese per il rifacimento delle facciate, anche se i lavori riguardano una sola abitazione o facciate di villette distanti tra loro. Le spese di manutenzione delle parti comuni devono quindi essere sostenute da tutti i proprietari, a prescindere dal diretto coinvolgimento delle loro unità.
Vivere in una villetta a schiera richiede dunque il rispetto delle regole condominiali e comunali, per garantire un armonioso vivere collettivo e la tutela del decoro architettonico. Il ‘condominio orizzontale’ impone un necessario compromesso, affinché la comunità possa godere di uno spazio condiviso in modo equo e rispettoso.