La rivista per il mercato dei prodotti vernicianti e delle finiture decorative GIUGNO 2023 EDIZIONE 433 16 copertina GIOLLISINT EVO: lo smalto che fa la differenza e si presenta al mercato nel nome dell’innovazione. 18 opinioni tutte le complessità che attanagliano il sistema italiano ed europeo in generale e quello dell’edilizia in particolare. 66 esclusivo ColorAid Lab 2023: il primo laboratorio di orientamento professionale per persone a rischio di emarginazione. 124 news una panoramica completa di prodotti, servizi e accessori. giugno 2023|edizione 433 Tariffe R.O.C. “Poste Italiane spa - sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1 DCB LO/MI”
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vieri barsotti Se il ciclo espansivo generato dagli incentivi fiscali rallenterà, la concorrenza tra rivendite edili e specialisti del colore potrebbe scatenarsi a danno dei secondi. Ma esistono antidoti per rimanere insostituibili per i propri clienti. EDITORIALE Negli ultimi dieci anni -e con molta evidenza negli ultimi due, nei quali gli incentivi fiscali hanno polarizzato l’attenzione e i consumi sui prodotti per esterno- abbiamo assistito ad un’entrata massiccia nella nostra filiera di riferimento dei player provenienti dal settore dei prodotti chimici, delle polveri e degli intonaci, che propongono con sempre maggior convinzione e specializzazione prodotti di finitura, pitture vernici e smalti, servizi tecnici e di assistenza in cantiere molto ben organizzati. Questa dinamicità ha stimolato, ovviamente, una forte evoluzione anche del canale distributivo elettivo di questi produttori, cioè le rivendite edili, che guardano al colore con un’attenzione e un’aspettativa sempre maggiori. E i risultati di questa crescita sono sotto gli occhi di tutti: gli osservatori più attenti, per esempio, avranno notato che i magazzini edili si stanno affacciando anche nei centri urbani, loro che sono sempre stati nelle aree periferiche, con soluzioni e format distributivi snelli, magari con show room che fanno riferimento per la parte più tecnica e di capitolato o per le forniture alle sedi più ampie attrezzate fuori dai contesti urbani. Questa crescita delle rivendite edili non ha impedito, fino ad oggi, la convivenza con i distributori specializzati nel colore, ma se il depotenziamento degli incentivi fiscali dovesse 3 portare ad un calo dei volumi e dei fatturati, alcuni rivenditori che hanno lavorato senza arricchire la propria professionalità potrebbero entrare in crisi: quali, tra rivendite edili e specialisti del colore è da capire, ma certo nell’edilizia di riqualificazione e nelle nuove costruzioni il cappotto e l’isolamento in generale rimarranno trainanti, quindi -senza voler generalizzare troppo- si può pensare che saranno i secondi ad avere più difficoltà. E se è vero che rimangono ottime prospettive per pitture e cicli performanti, che durano nel tempo e che aiutano a risolvere i problemi di ammaloramento, con forte innovazione in ambito di sostenibilità, è pur vero che oggi diventa improrogabile, per i rivenditori del colore, scegliere partner commerciali e tecnici qualificati, con i quali approfondire la conoscenza dei processi produttivi e delle normative, definire politiche commerciali, strategie di marketing e comunicazione e condividere obiettivi di identità e risultati almeno nel medio periodo. E, ancora, appare sempre più urgente un percorso di miglioramento virtuoso dei distributori del colore, che devono essere sempre più formati, specializzati e flessibili, attrattivi e propositivi, offrendo un servizio qualificato e un sapere tecnico originali e, per quanto possibile, insostituibili. Solo così, nei prossimi anni, sarà possibile competere nel mondo dell’edilizia professionale. Ascolta gli altri editoriali nel programma PETROLIO Scan me
COPERTINA 16 Lo smalto che fa la differenza GIOLLISINT EVO è un prodotto che ben dimostra una peculiarità della strategia di ricerca e sviluppo di Giolli Industria Colori: implementare e migliorare la propria proposta merceologia in base ai driver più attuali. OPINIONI 18 Comparto vernici in un vortice di difficoltà Prosegue l’aumento dei prezzi della maggior parte delle materie prime, cresce il costo del lavoro e diminuisce la produttività. Da qui il calo dei profitti nel primo trimestre 2023 per una fetta importante di aziende: questo l’allarme di Assovernici. ATTUALITÀ 22 Va a Mattia Macchi la direzione generale di Sestriere Vernici Sestriere Vernici ha annunciato il nuovo incarico manageriale del dottor Mattia Macchi che è diventato Direttore Generale con piene procure dell’azienda. 26 Acquisti d’impulso per aumentare le vendite! Alla scoperta di un comportamento di acquisto che spesso viene trascurato ma che può, invece, essere molto importante: gli acquisti d’impulso. 30 Novembre: a Milano arriva il FEL! Segnate le date in agenda: per la prima volta nella piazza strategica di Milano insieme al nuovo format di ME- Made Expo, dal 15 al 18 novembre prossimi, torna il Festival dell’Edilizia Leggera. 34 L’innovazione che ha radici nella tradizione K2 PRIMA ha vissuto un restyling completo: dal logo al packaging, dal sito web alle grafiche aziendali, per offrire un’immagine coordinata e moderna, senza dimenticare le solide radici della tradizione. 36 AITIVA, tra successi e prospettive future Dopo il successo ottenuto dall’ultima edizione di AITIVADAY lo scorso maggio, continua l’impegno di AITIVA con un’ampia varietà di attività, tra convegni, webinar, fiere e attività di formazione. 16 GIOLLISINT EVO, lo smalto che fa la differenza 18 Comparto vernici in un vortice di difficoltà 30 Novembre: a Milano arriva il FEL! ATTUALITÀ 42 L’AI per la sicurezza e la supervisione nell’edilizia Riccardo Pagani, CEO di BIMon, spiega il ruolo dell’Intelligenza Artificiale e del digital twin a proposito della sicurezza e della supervisione nell’edilizia. 46 Insieme per creare valore La partnership tra azienda e distribuzione genera la forza giusta per vincere sul mercato. I Caparol Store sono l’espressione di questo assioma e la loro potenzialità è infinita. 50 Il sistema a cappotto è bello! La nuova guida Cortexa supporta i progettisti nella scelta della finitura per il sistema a cappotto illustrando le principali caratteristiche funzionali ed estetiche da tenere in considerazione. 52 La chiave per entrare nel futuro Forethinking SB è la start up innovativa di consulenza strategica e design, a supporto dei processi di sviluppo dell’ecosostenibilità attraverso l’innovazione delle imprese. 56 Nuove aperture per un format vincente In Lazio, Marche e Piemonte inaugurati nuovi showroom HABIMAT: con due aperture e un restyling il format di BigMat per le finiture arriva a quasi 40 sale mostra in Italia. 58 80 anni di successi proiettati nel futuro FILA celebra il suo ottantesimo compleanno più in forma che mai, con risultati che ne dimostrano la caratura industriale riconosciuta a livello internazionale. 62 Mercato immobiliare e città: gli andamenti L’Osservatorio di Immobiliare.it disegna il mercato immobiliare italiano. I costi più elevati per la compravendita? A Milano, Bolzano e Firenze. 64 Il colore: potente strumento progettuale In uno scenario da favola, Palazzo Madama a Torino, AkzoNobel ha organizzato un evento per raccontare e ribadire agli architetti l’importanza progettuale del colore, con la straordinaria partecipazione del professor Massimo Caiazzo. ESCLUSIVO 66 ColorAid Lab: l’orientamento professionale contro l’emarginazione Emozioni e successo per la prima edizione di ColorAid Lab, il laboratorio di orientamento professionale per persone a rischio di emarginazione. Venti nuovi aspiranti artigiani sono pronti per il mondo del lavoro edile! MERCATO 70 Dall’isolamento al colore con il partner giusto! A Settimo Milanese, Lithos Plus si specializza nel colore grazie ad una partnership sinergica di alto profilo: con Mapei parlare alla committenza e seguire i capitolati più importanti non è un problema! 74 Superfici continue, design contemporaneo Superfici continue di design contemporaneo grazie a VALPAINT I-BETON PLUS, il nuovo sistema decorativo ad effetto microcemento. 76 Specialisti dal tapullo al grande cantiere La partnership tra COLORMETER e CIR: teoria ed esperienza, ricerca e pratica, si fondono per ottenere il miglior risultato. 78 Perché cambiare? È meglio… Rinnovare! Grazie agli smalti all’acqua Rinnovare Perfection di V33, gli ambienti di casa avranno un nuovo look in modo facile e veloce. 80 L’alleato giusto per gli interventi pubblici Beton Color, l’idropittura coprente idrorepellente per la protezione del cemento a vista di Barozzi Vernici, è ora marcato CE: è quindi conforme all’utilizzo negli interventi pubblici. 82 Quando il negozio è phygital e il business decolla… La perfetta intersezione tra fisico e digitale ha permesso ad Arlia - soluzioni per l’edilizia, alias Masterbrico.com, di far spiccare il volo a Tecnostuk, suo partner specializzato contro la muffa! 86 Il ciclo giusto per ogni esigenza Quando si parla di pitture per interno, Casati ha la proposta giusta per ogni situazione: ecco una selezione del know how di Casati. 4
66 ColorAid Lab: il successo della prima edizione MERCATO 88 Il valore aggiunto che fa crescere i partner Trasferire valore ai rivenditori partner è un’attività strategica per essere leader insieme sul territorio. Ecco come alcuni partner di Boero raccontano il valore portato dall’azienda alla loro attività. 92 TEAM Rigo®, dimostratori professionisti sul territorio Con il TEAM Rigo® si completa la strategia dell’azienda per diffondere e consolidare la cultura della verniciatura a spruzzo sul territorio. 94 Colore e protezione per pavimenti Caparol presenta la linea Disbon Basic Flooring: un fondo e tre finiture per la protezione e la colorazione dei pavimenti, con le certificazioni Indoor Air Comfort Gold e AgBB. 98 Storicità e autorevolezza per fidarsi e affidarsi! Un punto di riferimento capace di supportare privati e professionisti creando un presidio efficace sul territorio: è ciò che riesce a fare il Colorificio Checchi insieme al suo partner storico, Sikkens! FOCUS 104 COREPLA, un modello circolare che compie 25 anni Quanto ne sanno gli Italiani sulla plastica e sul riciclo? Secondo l’indagine IpsosCOREPLA del mese di maggio scorso, l’Italia è più attenta all’ambiente di quanto creda. 106 Italiani carenti di educazione finanziaria L’educazione finanziaria dei risparmiatori è scarsa: circa il 41% non comprende l’effetto dell’inflazione sul potere d’acquisto, circa il 48% le ripercussioni del tasso d’interesse sui prestiti bancari e quasi il 42% non sa distinguere tra azioni e obbligazioni. 108 La partnership che sostiene le bioindustrie circolari CBE JU, Circular Bio-based Europe Joint Undertaking, è la partnership tra l’Unione Europea e il BIC, Bio-based Industries Consortium. Il suo obiettivo? Finanziare progetti che promuovono le bioindustrie circolari competitive in Europa. APPROFONDIMENTI 110 Italia e digitale, una storia da raccontare Il terzo rapporto Wind Tre-Censis racconta il rapporto degli Italiani con il digitale, le loro aspettative e preoccupazioni, l’approccio all’intelligenza artificiale e la necessità di un’inclusività consapevole. 116 BES, misurare il benessere di un paese Come e perché si misurano i parametri del BES, specchio del benessere della nazione e fonte preziosa di analisi dettagliate dello stato di salute economica e sociale del Paese. 120 La soluzione per rilanciare il mondo del retail e del franchising Torna la nuova edizione di Salone Franchising Milano, l’evento dedicato al mondo del franchisor e del retailer che si terrà dal 19 al 21 ottobre 2023 all’AllianzMico a Milano. NEWS 124 Una panoramica completa di prodotti, servizi e accessori INFO 12 INFOlibri Una guida unica per abbinamenti di colori perfetti! La rivista in versione digitale per il tuo smartphone o il tuo tablet Amonn 61 Antebiago 114 Ardex 2ª cop Boero 55 Brandini 13 Cir Chimica 125 Covema WeAreWater 81 Covema-IRS 6-7 Duriplastic 14-15 European Aerosols-Dupli 25 Feroni 109 Fiorellini 75 Franchi&Kim 35 Giolli 1ª cop A B C D E F G Icorip 45 Iris Coatings 107 Italchimici 8 Mapei 33 Paulin 9 Rigo 3ª cop Risanarè 10-11 Settef 4ª cop Siro 41 Spiver 79 Valpaint 39 Zero-Lack 60 I M P R S V Z inserzionisti 110 Italia e digitale: una storia da raccontare 124 Tutte le notizie del settore delle vernici
LE PITTURE Case Fresche per Progetto grafico: furioaruta.it Comfort Abitativo Risparmio Energetico Protezione 110 % La protezione duratura nel tempo e il miglioramento delle prestazioni energetiche delle superfici corticali degli edifici sono fra gli argomenti tecnici ed economici più rilevanti dei lavori in edilizia. Covema Vernici S.p.A. - Strada della Barra, 5 - 10040 Druento - TO - 011.9941800 Con il nuovo progetto IRS, Infrared Reflective System, Covema e Sandtex hanno affrontato il tema in maniera innovativa: si tratta di un sistema di protezione delle superfici che grazie all'utilizzo di speciali nanotecnologie riesce a riflettere la maggior parte dei raggi infrarossi presenti nella luce che irraggia le superfici.
Certificate TERMO RIFLETTENTI Visita il sito www.pitturetermiche.it La manutenzione ordinaria dei rivestimenti a cappotto PROBLEMA Coloriture scure con bassi valori di riflettanza solare (TSR) PROBLEMA Formazioni di muffe sulle finiture Fondo Riflettente R10 Trattamento sanificante Flex 300 Finitura Elastomerica Termoriflettente Riempitiva R33 Rasante Termoisolante Aerogel R15 + rete di fibra di vetro LA SOLUZIONE IRS
12 NFOLIBRI la libreria del colore Una unica per abbinamenti di perfetti! guida È di più di un semplice libro: Palette perfette. Combinazioni di colore ispirate alla moda, all’arte e allo stile di Lauren Wager è uno strumento pratico per artisti e designer che lavorano nei settori della moda, della grafica, dell’interior design e del tessile, ma anche per chiunque voglia comprendere meglio la relazione tra i colori e le emozioni. L’autrice, graphic designer e blogger (il suo blog è una risorsa riconosciuta dai designer e presenta palette di colori accostate in modo originale ai lavori di designer, artisti e fotografi) parte infatti ricordandoci come il colore sia un attributo proprio di tutto ciò che ci circonda. Fin dall’antichità i colori hanno assunto significati simbolici che, con il passare del tempo, si sono arricchiti e sono diventati più complessi. Il colore ha infatti un’enorme influenza sulle nostre emozioni e sulla nostra mente: quando ci sentiamo felici, aggressivi, nostalgici o romantici, ognuno di questi stati d’animo potrebbe essere stato innescato da uno specifico colore. Gli artisti si sono sempre serviti del colore per influenzare le emozioni di chi contemplava le loro opere; la pubblicità si serve del colore come potente strumento per condizionare i desideri dei consumatori e le loro reazioni nei confronti dei prodotti; sulla base della celebre Teoria del colore proposta da Goethe e Schiller all’inizio dell’Ottocento, la psicologia ha sviluppato una serie di analogie tra i colori e i diversi tratti della personalità; comprendere, padroneggiare e applicare i colori per uno stilista è fondamentale per raggiungere un’espressività personale riconoscibile; così come gli interior designers cercano sempre nuove combinazioni capaci di stimolare esperienze emotive, fisiche e sensoriali. Il colore è emozione, immagine e rappresentazione. Palette perfette è quindi una guida unica nel mondo dei colori: strutturata in 15 diverse atmosfere (natura, curiosità, sogno, magia, freschezza, solitudine, romanticismo, mistero, rétro, tranquillità, gioco, delicatezza, tendenza, nostalgia e vegetazione), presenta più di 150 splendide fotografie e illustrazioni suddivise in base a una varietà di palette di colore. L’autrice esplora oltre 900 combinazioni di colori, che permettono ai lettori di giocare con molteplici possibilità all’interno della stessa atmosfera. Queste combinazioni si basano sul contenuto di ogni capitolo e comprendono valori sia RGB sia CMYK, spiegati all’inizio del libro insieme ai significati fondamentali di ogni famiglia di colore e alle affinità e ai contrasti cromatici. . Palette perfette: Lauren Wager; Hoepli Scopri gli altri libri in Ardesia Scan me Palette perfette. Combinazioni di colore ispirate alla moda, all’arte e allo stile, Lauren Wager. colori
VERNICI A FIRENZE DAL 1953 BRANDINI Da 70 anni le vernici Brandini rappresentano la passione di un’azienda famigliare che si è sempre distinta per la qualità e la ricerca, per il servizio e l’innovazione. Nel 2023, con la nuova Linea Pittura Arredo, la proverbiale qualità Brandini diventa eleganza: prodotti innovativi con alte caratteristiche di sicurezza per gli interni, rispettosi dell’ambiente e declinati in una vasta gamma di colori per soddisfare le attuali esigenze di arredo. LA QUALITÀ CHE DIVENTA ELEGANZA Colorificio Brandini s.r.l. - Via P. Fanfani, 71 - 50127 Firenze - Italia Tel. 055451290 - 055450715 - Fax 055454389 www.brandinicolor.com - mail: info@brandinicolor.com
16 Lo che fa la monica trabucchi : L’innovativo laboratorio di Giolli Industria Colori dov’è nato lo smalto di ultimissima generazione GIOLLISINT EVO. GIOLLISINT EVO è uno smalto di ultimissima generazione che esplicita chiaramente uno degli aspetti più interessanti di Giolli Industria Colori, ovvero, saper coniugare performance, qualità, indicazioni legislative e richieste di mercato. Ne abbiamo parlato con Massimiliano Pietrelli e Giulio Allegretta, rispettivamente amministratore delegato e responsabile di laboratorio di Giolli Industria Colori. Da quali ragionamenti e strategie nasce GIOLLISINT EVO? Giulio Allegretta- Abbiamo provato a ragionare di innovazione e sostenibilità: li abbiamo scelti come linea guida dei nostri progetti R&D per il prossimo triennio. Nello specifico del GIOLLISINT EVO riteniamo che anche un prodotto “tradizionale” come lo smalto alchidico a base solvente possa godere ancora di vita utile se interpretato, appunto, alla luce di questi due target: Innovazione e Sostenibilità su performance merceologiche consolidate. Quali sono le peculiarità del vostro GIOLLISINT EVO? Massimiliano Pietrelli- Parliamo di uno smalto alchidico a solvente non infiammabile di alta gamma che l’utilizzatore impiega come è già abituato a fare. Eppure, si tratta di uno smalto completamente diverso per contenuti tecnologici. È la prima volta nel mercato italiano di uno smalto a solvente non infiammabile. Per ininfiammabile, ci tengo a specificare, si intende un prodotto che non è in grado di prendere fuoco quando si trova allo stato liquido all’interno della propria confezione. Da non confondere con gli smalti ignifughi che, invece, sono studiaGIOLLISINT EVO è un prodotto che ben dimostra una peculiarità della strategia di ricerca e sviluppo di Giolli Industria Colori: implementare e migliorare la propria proposta merceologia in base ai driver più attuali. Così nasce il suo nuovo smalto alchidico a solvente non infiammabile. smalto GIOLLI INDUSTRIA COLORI differenza
17 ti per ritardare la combustione dei supporti in cui si trovano applicati. Altro plus importante è che ha un lievissimo odore, molto ridotto a confronto coi classici smalti a solvente, un basso VOC e non ha pittogrammi di rischio. GIOLLISINT EVO ha un’etichettatura “paragonabile” ad un’idropittura: ha, infatti, come sole indicazioni di pericolo, l’EUH066 -l’esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle- e l’EUH210 -scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta-. Viaggia senza ADR o classe NO IMO se si tratta di viaggio via mare tramite container, permettendo un grosso risparmio in termini di trasporto e inoltre non fa carico antincendio nel negozio. Potete raccontarci di più sulla tecnologia alla base del GIOLLISINT EVO? Giulio Allegretta- Siamo partiti selezionando una serie di componenti che erano in parte già disponibili nel mercato delle materie prime ed abbiamo studiato le migliori modalità per integrarli in uno smalto di qualità superiore: si è scelto di impiegare solventi non infiammabili nella matrice della formulazione con il fine di ridurre i rischi connessi alla manipolazione e al trasporto sia in fase produttiva sia da parte dell’utilizzatore finale. Abbiamo, quindi, messo a punto una particolare tecnologia che, pur in presenza di questa tipologia di solventi, interviene sulle modalità di reticolazione del legante e ci consente di ottenere un film rapido nella polimerizzazione e, allo stesso tempo, dalle eccellenti prestazioni meccaniche. Tutti i componenti poi sono stati selezionati escludendo quelli che presentano elevati profili di pericolosità per l’uomo o l’ambiente. Ne è risultato uno smalto alchidico dal basso odore ed un ridotto contenuto di VOC per la sua categoria merceologica, non infiammabile e senza etichettatura con pittogrammi di rischio. Quali sono i vantaggi dell’impiego di GIOLLISINT EVO? Gulio Allegretta- Abbiamo innanzitutto uno smalto alchidico a solvente che non ha lo stesso profilo di rischio dei competitor e questo incide positivamente, grazie alle caratteristiche di non infiammabilità, sulle operazioni di trasporto così come sullo stoccaggio in negozio, che possono essere eseguiti senza le tipiche limitazioni legate al carico di infiammabili. Il prodotto è anche stato studiato per essere applicato pronto all’uso, quindi, con ricadute positive anche nella manipolazione finale: l’impiego di solventi, come ragie minerali, può essere limitato soltanto alla pulizia degli attrezzi, tuttavia, chi lo desiderasse, può operare una diluizione “tradizionale” ed impiegare GIOLLISINT EVO così come è abituato a fare con i comuni smalti alchidici. Una nuova interpretazione dello smalto alchidico quindi... Massimiliano Pietrelli- Certamente, e dirò di più: il nostro reparto R&D sta già studiando l’applicazione della tecnologia messa a punto per GIOLLISINT EVO per tutta la nostra linea alchidica a base solvente, con il target di lanciare sul mercato, entro la prossima stagione, una linea alchidica a solvente ininfiammabile completa: smalto antiruggine, antiruggine, cementite, antifumo e smalti ferromicacei, il tutto presentato in una nuova veste grafica per quanto riguarda packaging e cartelle colori. .
Comparto in un vortice di OPINIONI ASSOVERNICI vieri barsotti vernici difficoltà L’allarme di Assovernici è perentorio: minacce nuove e vecchie incombono sulle imprese e, più in generale, sulla filiera. Tra i fattori scatenanti di un potenziale vortice di difficoltà l’associazione -che rappresenta circa il 50% del mercato e 70 marchi commerciali, oltre ai fornitori di materie prime in qualità di associati aggregati- ne indica tre da monitorare con particolare attenzione: domanda in contrazione; scenario economico difficile da decifrare tra rialzo dei tassi, dilazioni nei tempi di incasso e pagamento, costi di trasporto, energia e materie prime; scarsità di manodopera qualificata. Una spirale di complessità che attanaglia il sistema italiano ed europeo in generale e il settore dell’edilizia in particolare, destinata a proseguire nel 2023 con indicatori economici che preoccupano a maggior ragione l’Italia, dove la politica degli incentivi fiscali è stata fortemente depotenziata e non ancora sostituita da un nuovo piano di sostegno al settore. Per approfondire questi punti, e per comprendere in che modo la distribuzione potrebbe esserne coinvolta, abbiamo intervistato Roberto Meregalli, che di Assovernici è coordinatore del comitato settore edilizia. Partiamo dal contesto generale… La situazione è abbastanza complessa. Da aprile 2020 il rialzo delle materie prime non ha dato tregua Prosegue l’aumento dei prezzi della maggior parte delle materie prime, cresce il costo del lavoro e diminuisce la produttività. Da qui il calo dei profitti nel primo trimestre 2023 per una fetta importante di aziende: questo l’allarme di Assovernici.
19 : Roberto Meregalli, coordinatore del comitato settore edilizia di Assovernici. al nostro comparto e il primo trimestre 2023 ha registrato un nuovo aumento dei costi rispetto al primo trimestre 2022. Crescono, dunque, i costi per le imprese, mentre le vendite sono in stasi e si contraggono i margini aziendali. In che misura la contrazione della domanda è preoccupante? Come sempre i dati vanno letti con attenzione. Secondo i dati aggregati forniti dagli associati Assovernici, il primo trimestre 2023 ha segnato una diminuzione dei volumi complessivi, ma il dato è rimasto ancora positivo rispetto al primo trimestre 2021, cioè di un periodo che era stato già di grande rilancio. Più nel dettaglio, pitture e vernici, fondi e decorativi hanno perso -ovviamente in misura diversa a seconda dei segmenti- circa il 13% rispetto al primo trimestre 2022, ma sono ancora complessivamente oltre il 10% rispetto al 2021. All’interno di questo universo le pitture per interni registrano una diminuzione molto contenuta nei confronti sia del 2021 che del 2022, quelle per esterno -come è facile immaginare- più marcata verso il 2022 ma hanno un andamento ancora largamente positivo rispetto al 2021. Più difficile, invece, la situazione per gli smalti, le vernici per legno e i prodotti decorativi, per i quali ci aspettiamo segnali di ripresa importanti dopo tre anni in cui i prodotti per esterni hanno monopolizzato la domanda. Questi dati riguardano nel dettaglio pitture e vernici. Qual è, invece, l’andamento dei prodotti dei sistemi a cappotto? I nostri dati indicano la stessa dinamica, con perdite e crescite più accentuate rispetto ai trimestri equivalenti del 2022 e del 2021. Tutti sappiamo, però, che proprio quello dei sistemi a cappotto è stato il segmento più sollecitato dagli incentivi fiscali e dai vari Bonus. Quindi un bilancio in chiaroscuro… Oggettivamente era difficile pensare che il settore avrebbe potuto continuare a crescere come nei due anni passati, tra l’altro dopo essere uscito dal 2020 -anno del Covid- in modo molto più soddisfacente di tanti altri settori. Nel complesso mi sento di dire che almeno nei primi tre mesi ASSOVERNICI “UNO SCENARIO DI FORTE PREOCCUPAZIONE” Il settore, già penalizzato dal crescente valore di acquisto di solventi, pigmenti, imballaggi ed energia, oggi si deve misurare con una domanda nettamente inferiore e con il costo crescente del personale dovuto all’inflazione. Le aziende subiscono gli effetti della stretta sincronizzata delle politiche monetarie volte al controllo degli alti livelli inflattivi con i conseguenti aumenti dei tassi d’interesse, con ricadute negative su investimenti e finanziamenti. Le imprese italiane del comparto vernici in questi ultimi anni hanno dimostrato di saper reagire con rapidità ed efficienza alle condizioni di crisi o instabilità, garantendo prodotti finali inalterati a livello qualitativo, ma oggi considerano rilevanti i pericoli derivanti dall’inflazione e dall’aumento dei tassi. Qualche dato: nei primi tre mesi del 2023 i costi di alcune materie prime strategiche sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Parallelamente, quelli dell’energia sono saliti alle stelle e, sebbene si sia registrato un calo negli ultimi mesi, il costo di gas ed elettricità è ancora tre volte superiore a due anni fa. Analogamente, anche se alcuni materiali, come N-butanolo e B-butile acetato, hanno visto una riduzione di prezzo, ancora a febbraio i loro valori erano circa il doppio rispetto alla media del 2020. Negli ultimi due anni tutti i costi sono cresciuti: i trasporti, ma anche le spese per servizi. In misura maggiore o minore, tutti i prezzi stanno lievitando o comunque mantengono un rialzo smisurato rispetto a tre anni fa. Impossibile sostenere questi oneri per le imprese, che in parte hanno visto una brusca compressione dei margini operativi e in parte li hanno dovuti riversare sul mercato, alimentando un circolo vizioso al continuo rincaro che penalizza tutti. Lo scenario rischia di indebolire l’impegno delle imprese in termini di ricerca e sviluppo e di qualità, temi che, invece, dovrebbero sempre essere premiati e incentivati. La corsa al prezzo, inoltre, spesso non permette di indirizzare le scelte del consumatore nella direzione di un risultato migliore in termini di qualità, sostenibilità ed efficienza. Ecco perché il calo della produzione genera preoccupazione: produrre meno anche solo a parità di costi fissi, con le materie prime ancora instabili e con i costi dell’energia tuttora altissimi, è un problema molto serio e in prospettiva dannoso per le aziende.
ASSOVERNICI I TREND GLOBALI DEL MERCATO PAINT AND COATINGS 20 di quest’anno la distribuzione seria e strutturata ha continuato a lavorare, tenendo il fatturato a meno che non ci sia uno sbilanciamento molto forte sul cappotto. E dobbiamo sforzarci di pensare positivo anche per il proseguo del 2023, perché la partita è ancora tutta da giocare: gli incentivi, per quanto limitati, non sono ancora soppressi del tutto, altre agevolazioni sono rimaste (per esempio, il 50% per le ristrutturazioni di interni), e per i prodotti per interni deve ancora iniziare la stagione più favorevole per il loro utilizzo: ci auguriamo che possano riprendersi dopo un buon 2020 e due anni di difficoltà. Gli incentivi depotenziati, un clima generale di innegabile incertezza, costo delle materie ancora instabili, energia cara e inflazione in rialzo… non è irrealistico pensare che nel secondo semestre non assisteremo ad una flessione importante della domanda? Dobbiamo rimanere positivi. Certo dobbiamo accettare che l’anno conoscerà un decremento, l’importante è utilizzare tutti gli strumenti possibili per contenerlo e non renderlo troppo pesante. In particolare, va ricordato che già il secondo semestre del 2022 aveva evidenziato un rallentamento della crescita e che l’ultimo trimestre in particolare aveva accentuato la decelerazione. Quindi, il previsto calo del secondo semestre 2023 potrebbe essere contenuto. Il terzo campanello d’allarme riguarda la manodopera. Perché? La grande domanda degli ultimi anni ha creato condizioni di lavoro facili per tutti. La volontà di realizzare i lavori a tutti i costi ha generato uno spostamento pericoloso sull’utilizzo di manodopera non qualificata e poco professionale. Gli artigiani ‘multiskiller’ -quelli, per intenderci, che fanno qualsiasi lavoro in ambito edile e non solo- sono in fortissimo aumento e questo ovviamente non è di per sé un fatto negativo, in questi anni abbiamo assistito ad un ampliamento delle competenze sia per quanto riguarda gli artigiani che per quanto riguarda i negozi che hanno inserito nuove merceologie e coltivato nuove specializzazioni, ma entrambe queste evoluzioni creano necessità di formazione, imprescindibile per una crescita virtuosa del settore. Lo scenario è in veloce evoluzione, cosa succederà nell’immediato e quali previsioni si possono fare per il medio-lungo termine? Nell’immediato si tornerà a parlare di prezzi delle prestazioni e dei lavori finiti, di offerte commerciali ragionate e si tornerà a praticare quella concorrenza che negli ultimi anni è stata limitata da una domanda talmente alta e da incentivi talmente vantaggiosi che hanno permesso di aumentare i listini per limitare le perdite di marginalità dovute all’aumento delle materie prime. Nel medio-lungo termine le prospettive rimangono positive perché il PNRR permetterà all’edilizia di intervenire in tutte e sei le missioni del Piano. Abbiamo poi un’ulteriore opportunità fornita dal Piano Europeo per l’Edilizia Green, che ci obbligherà a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni: interventi che per i prossimi anni garantiranno lavoro e crescita alle nostre imprese, anche se sarebbe opportuno un tavolo tecnico Nell’ambito dell’assemblea tenutasi a Milano lo scorso 17 maggio, Assovernici ha presentato ai suoi soci un focus sull’andamento delle materie prime e dei mercati di acquisto e un outlook su trend e prospettive del settore coating nel mondo. Un appuntamento interessante che ha permesso di fare il punto della situazione allargando la visione del nostro settore a quanto sta accadendo nel mondo. Tra fattori di crisi in estinzione come il Covid 19, conflitti che non accennano a risolversi e tensioni economiche e finanziarie legate alle materie prime, aumento dell’inflazione trainata dall’incremento del prezzo del gas e aumento dei tassi di interesse, il mondo del coating segna il passo in questo 2023, dopo il forte rilancio post Covid, ma prepara un nuovo ulteriore rilancio per il 2024. Per quanto riguarda le dimensioni del mercato, il valore stimato del coating nel 2023 potrebbe raggiungere i 200 miliardi di dollari. Nella domanda globale la parte del leone la fanno l’Asia e i mercati orientali, con oltre la metà dei volumi, seguiti dall’Europa e dal Nord America. E se nel coating in generale si rafforzano parole chiave come efficienza operativa, delocalizzazione della filiera e soluzioni innovative, la panoramica sul settore Architectural (Decorative) Coatings ha evidenziato i trend attesi per il prossimo futuro: attenzione al colore e agli stili; impegno al miglioramento del mix diy/pro; cura sempre maggiore all’aspetto funzionale oltre che decorativo delle pitture; ricerca di convenienza, valore aggiunto e efficienza energetica dei prodotti; sostenibilità e nuove formulazioni per ridurre l’utilizzo di biossido di titanio.
21 tra il Governo e tutte le componenti associative che rappresentano la filiera per stabilire regole e incentivi di un Piano di riqualificazione del patrimonio edilizio del Paese almeno per i prossimi venti anni. La distribuzione che ruolo avrà in questo cammino? In questi anni abbiamo assistito ad una entrata massiccia nella nostra filiera ‘storica’ dei player provenienti dal settore dei prodotti chimici, delle polveri e degli intonaci, che propongono con sempre maggior convinzione e specializzazione prodotti di finitura, pitture vernici e smalti, servizi tecnici e di assistenza in cantiere molto ben organizzati. Questa dinamicità ha provocato una forte evoluzione anche del canale distributivo elettivo di questi player, cioè le rivendite edili, che guardano al colore con un’attenzione e un’aspettativa sempre maggiori. Noto, per esempio, che si stanno affacciando anche nei centri urbani, loro che sono sempre stati nelle aree periferiche, con soluzioni e format distributivi snelli, magari con show room che fanno riferimento per la parte più tecnica e di capitolato o per le forniture alle sedi più ampie attrezzate fuori dai contesti urbani. Se a questa situazione aggiungiamo che un possibile calo dei volumi e dei fatturati derivanti dalla fine degli incentivi potrebbe mettere in difficoltà alcuni rivenditori che hanno lavorato senza arricchire la propria professionalità, ecco che diventa urgente un percorso di miglioramento virtuoso dei distributori del colore, che devono essere sempre più formati, specializzati e flessibili, attrattivi e propositivi, offrendo un servizio qualificato e un sapere tecnico originali e, per quanto possibile, insostituibili. Un percorso impegnativo per i singoli rivenditori… Certo, per questo ai rivenditori suggeriamo di scegliere partner commerciali e tecnici qualificati, con i quali approfondire la conoscenza dei processi produttivi e delle normative, definire politiche commerciali, strategie di marketing e comunicazione e condividere obiettivi di identità e risultati almeno nel medio periodo. Il suggerimento per i rivenditori di pitture e vernici, insomma, è di guardare al futuro con consapevolezza e ottimismo, senza cedere al pessimismo generato da situazioni contingenti… Sicuramente sì! Certo nell’edilizia di riqualificazione e nelle nuove costruzioni il cappotto e l’isolamento in generale rimarranno trainanti, ma ci sono ottime prospettive per pitture e cicli performanti, che durano nel tempo e che aiutano a risolvere i problemi di ammaloramento, con forte innovazione in ambito di sostenibilità. Rimaniamo fiduciosi sul fatto che la manutenzione dell’abitato è ormai entrata nel vissuto di tutti -privati, imprese- e che un intervento di incentivi strutturali possa essere definito. Un decremento momentaneo è prevedibile, ma speriamo che possa essere contenuto e non pesante come si è pensato quando gli incentivi erano stati bloccati di fatto. Io comunque rimango molto positivo per il nostro settore per i prossimi anni, proprio per la forte attenzione che c’è sugli edifici come mai non c’è stata in passato! .
22 : A sinistra, Mattia Macchi, Direttore Generale Sestriere Vernici e, a destra, Andrea Masiero, Amministratore Delegato. monica trabucchi AZIENDE Va a Mattia Macchi la generale di Sestriere Vernici Nel contesto della strategia e della pianificazione industriale di Sestriere Vernici, è stato ufficializzato il nuovo ruolo manageriale del dottor Mattia Macchi. Dal mese di giugno dell’anno in corso, il giovane dirigente è diventato Direttore Generale con piene procure dell’azienda di Nichelino (TO), una carica prestigiosa che trova la sua perfetta ragion d’essere nel percorso evolutivo di Sestriere Vernici, solida e determinata in una crescita organica capace di sfidare le imprevedibili variabili esogene e di proseguire nel consolidamento di un assetto disegnato da tempo. A parlarne a Colore & Hobby sono il dottor Mattia Macchi e il dottor Andrea Masiero, Amministratore Delegato. Sestriere Vernici ha annunciato il nuovo incarico manageriale del dottor Mattia Macchi che è diventato Direttore Generale con piene procure dell’azienda. Un ruolo di prestigio all’interno di un piano industriale molto ben concertato. direzione
23 Andrea Masiero, un nuovo organigramma in un periodo storico complesso: Sestriere Vernici conferma il suo iter evolutivo… Andrea Masiero- La nomina di Mattia Macchi rappresenta un momento fondamentale nel processo evolutivo di Sestriere Vernici. In funzione dei nostri piani industriali, l’organizzazione societaria si è rimodellata e le cariche manageriali sono cambiate, in alcuni casi, premiando figure professionali già inserite in azienda e, in altri, cercando i profili ad hoc in altri ambiti. Il dottor Macchi faceva già parte della nostra organizzazione ed è il professionista idoneo per il ruolo cui è stato designato. Sestriere Vernici è in un momento di accelerazione sia nei suoi assetti operativi che nel suo approccio culturale: è, quindi, giusto e doveroso che gli interpreti di questo percorso siano i protagonisti dotati delle migliori skill. Mattia Macchi- Nell’accettare con entusiasmo il mio nuovo ruolo, ho fatto tesoro del percorso formativo che è stato dedicato e organizzato in azienda ai manager e ai quadri grazie al quale si sono disegnati, con dovizia di particolari, l’assetto esistente e i necessari interventi per concretizzare i risultati ambiti. Stiamo traghettando l’azienda verso traguardi più ambiziosi e questo comporta necessariamente un adeguamento delle risorse che ci lavorano. In questi ultimi due anni avete aperto tanti cantieri di lavoro, tra cui il lancio di un nuovo brand nel comparto industria Sestriere Vernici -HighProtech- e quello della gamma per edilizia professionale Essenziale Linvea. Che bilancio potete farne, anche alla luce dei programmi aziendali? Mattia Macchi- È un bilancio molto positivo perché i due progetti in questione hanno raggiunto risultati più importanti di quelli che avevamo preventivato. Entrambe le linee si sono dimostrate strategiche nei loro segmenti di pertinenza perché sono andate a complementare le gamme già esistenti. In entrambi i settori abbiamo tanti progetti per continuare ad attualizzare l’offerta commerciale, facendo tesoro del costante monitoraggio del mercato e dei consumatori. Nel vostro assetto odierno, il comparto industria e quello dell’edilizia si dividono fatturati e distribuzione: con quali percentuali? Andrea Masiero- Occorre fare un ragionamento specifico sulla polarizzazione della nostra attività produttiva e strategica per la quale le attività del segmento industria si concentreranno in modo ancora più forte negli stabilimenti di Sestriere Vernici, impegnata da anni in un’importante percorso evolutivo in questo mercato, e quelle del segmento edilizia negli stabilimenti di Linvea. Questa polarizzazione ci permetterà di avere un approccio ancora più specializzato in entrambi i settori per supportare la nostra costante crescita organica e sarà propedeutica alla razionalizzazione delle vocazioni industriali dei due siti. Mattia Macchi- Se dobbiamo valutare i fatturati relativi alla distribuzione possiamo affermare che è cresciuta notevolmente la percentuale dei distributori del segmento industria grazie anche alla nuova gamma di prodotti a marchio HighProtech, ma anche grazie alla crescita strutturale del marchio Sestriere Vernici. Permane un notevole numero di punti vendita che assortiscono sia pitture per industria sia pitture per edilizia. Sestriere Vernici, da sempre, crede in uno sviluppo del mercato sinergico e concertato con i distributori e questo sta premiando entrambe le parti. Come si può definire oggi il processo di allineamento tra
24 AZIENDE Sestriere Vernici e Linvea? Andrea Masiero- Un processo che ha affrontato i primi due anni in modo coraggioso e forte di grandi progettualità e che sta entrando in una nuova fase dopo un’approfondita conoscenza delle due aziende e delle sinergie comuni. Un processo che è pronto a rispondere in maniera efficace ed efficiente a un mercato che, soprattutto per quanto concerne l’edilizia, è ancora troppo frammentato, con conseguente perdita d’efficienza e competitività. La visione che ci ha ispirato fin dall’inizio è stata quella di acquisire ed enfatizzare la riconoscibilità dell’azienda, del suo modo di stare sul mercato e della riconoscibilità dei brand. Va in questa direzione il costante lavoro per costruire sinergie di competenze e risorse all’interno ma anche verso l’esterno. Inoltre, stiamo proseguendo nell’opera di ammodernamento della gamma di prodotti per soddisfare le esigenze esistenti e per conquistare una clientela nuova. Una cultura aziendale focalizzata su ragionamenti che guardano al medio-lungo termine e con un piano di investimenti molto forte per recuperare posizione con scelte logistiche e strutturali che stanno portando il sito produttivo e i relativi processi interni agli standard desiderati. Mattia Macchi è Direttore Generale con piene procure di Sestriere Vernici, una carica prestigiosa che trova la sua ragion d’essere nel percorso evolutivo dell’azienda. Dalla vostra privilegiata posizione di osservatori operativi come vedete il futuro del mercato? Mattia Macchi- Nei prossimi dodici mesi ci sarà sicuramente una contrazione della domanda dei prodotti per edilizia professionale e, con questo presupposto, sarà indispensabile per i produttori fare scelte importanti in tempi rapidissimi. Il mercato si sta concentrando sempre più e, quindi, la velocità della risposta dei produttori, oltre, ovviamente, ai contenuti, sarà elemento discriminante per tenere le posizioni e conquistarne di nuove. Ecco perché lavorare con modelli di business opportuni che tengono conto delle variabili interne ed esterne all’azienda diventa fondamentale e permette di anticipare le evoluzioni e non di rincorrerle. . SESTRIERE VERNICI Via Quarto, 11 10042 Nichelino (TO) Tel. 011/625562 www.sestrierevernici.com LINVEA Via B. Croce, 2/4 80026 Casoria (Napoli) Tel. 081/7590922 www.linvea.it
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26 alessandra notargiacomo MERCATO Acquisti d’impulso per le ! Nel campo dei comportamenti del consumatore, gli acquisti d’impulso riguardano una decisione non programmata presa poco prima di comprare un prodotto. Queste decisioni costituiscono una percentuale significativa delle spese compiute dai consumatori, stimata tra il 40% e l’80% degli acquisti, a seconda del settore, del posizionamento del negozio e del momento, e sono quindi cruciali per il conto economico di un’attività, soprattutto se si riescono ad indirizzare verso i prodotti con margini più alti. Esistono diverse tecniche utilizzabili per invogliare i clienti ad agire d’impulso, facendo appello a fattori interni -come le emozioni- e a fattori esterni -come la adeguata disposizione dello spazio nel proprio negozio-. Ecco le strategie per spingere l’incremento negli acquisti d’impulso nel proprio business. ACQUISTI D’IMPULSO: cosa sono esattamente? Vengono definiti d’impulso gli acquisti non premeditati e immediati di un prodotto, che possono costituire fino all’80% delle spese dei consumatori. A tal proposito, una ricerca condotta da Dialogica (un database con più di 13 milioni di consumatori) dimostra come oltre il 50% delle spese alimentari sia causata da impulsività del momento e circa il 60% dei consumatori non programmi una spesa alimentare. Secondo altri recenti sondaggi, quasi l’80% delle persone sostiene di aver fatto almeno un acquisto d’impulso nei 3 mesi precedenti, e 4 o 5 di questi sono avvenuti nei negozi fisici. È vero che il settore alimentare è molto diverso dal nostro, ma è anche vero che spesso anticipa i comportamenti e il sentiment dei consumatori, quindi possiamo interpretare questi dati come un segnale chiaro riguardo Alla scoperta di un comportamento di acquisto che spesso viene trascurato ma che può, invece, essere molto importante: gli acquisti d’impulso. vendite aumentare
27 l’importanza della cura del negozio e delle strategie da mettere in atto per la vendita dei prodotti e la loro disposizione. Tra l’altro, spesso gli acquisti d’impulso riguardano prodotti che generano un alto margine, anche se su prezzi unitari di importo contenuto. Una volta compreso il valore e il peso che questi acquisti hanno sul business, si deve fare appello a diverse strategie per incentivare un incremento nelle vendite attraverso gli stimoli visivi ed emotivi. INCENTIVARE gli acquisti ad impulso Il primo fattore da valutare per invogliare un acquisto d’impulso è la comprensione dello stato emotivo dell’acquirente. Una volta si pensava che le emozioni positive fossero la principale causa di queste scelte non premeditate, ma recenti studi dimostrano come anche quelle negative possono influenzare molte decisioni, soprattutto se utilizzano messaggi visivi, molto più efficaci delle parole. Nel nostro cervello esistono delle cellule, chiamate neuroni specchio, che hanno la straordinaria capacità di porci in relazione con gli altri: quindi, quando osserviamo un nostro simile compiere un particolare gesto, si attivano, nel nostro cervello, gli stessi neuroni che entrano in gioco quando siamo noi a compiere quella stessa azione. Tornando all’acquisto d’impulso generato da emozioni negative, come ben sanno le società di assicurazione, i neuroni specchio facilitano l’immedesimazione del cliente nella situazione spiacevole, facendogli provare una versione attutita ma concreta della minaccia e del relativo stress, mantenendo elevata l’attenzione e la Per saperne di più sugli acquisti d’impulso ascolta il podcast: Scan me
28 MERCATO ricerca di soluzioni per contrastarla. Sul lato delle emozioni positive, invece, uno studio dimostra che il 72% degli acquirenti prova un grande senso di felicità dopo aver acquistato un prodotto, dimostrando come la ricerca della gratificazione emotiva possa essere una molla fondamentale di questo fenomeno. Questa delle emozioni è una chiave fondamentale per incentivare gli acquisti d’impulso. Si può dire, in generale, che emozioni forti come ansia o eccitazione rendono difficile il conseguimento di scelte razionali. La nostra mente, infatti, tende a combattere tra le gratificazioni istantanee e le soddisfazioni a lungo termine. Per questo motivo, quando un consumatore vede un prodotto che non costituisce un bisogno essenziale ma un desiderio voluttuario, la mente oscilla tra la scelta razionale più conservativa, del genere: “Non lo compro perché in effetti ne posso fare a meno”, e quella emozionale più indulgente, cioè: “Ma sì, carino questo oggetto”, a cui viene trovata immediatamente una giustificazione per mettere a tacere la parte più razionale, con un ragionamento di questo tipo: “In effetti mi potrebbe servire anche per questa occasione e, poi, in fondo che male c’è”, soprattutto in caso di spese di importo ridotto; una delle chiavi, come vedremo tra poco. Acquisti d’impulso: lo SPAZIO FISICO batte quello online L’acquisto d’impulso è un’arma fondamentale per il negozio fisico: l’orientamento tridimensionale, l’effetto sorpresa, il coinvolgimento dei sensi, il rapporto con altre persone -clienti, commessi e negoziante- fanno ben capire come emozionalmente non ci sia partita con le vetrine on-line. Insomma: genericamente possiamo dire che fare appello ai sensi è sempre una strategia vincente, soprattutto se siamo in grado di stimolarli proprio nel modo corretto. Possiamo cominciare, per esempio, dall’utilizzo di frasi accattivanti. Il senso di urgenza di un prodotto o servizio è una delle principali cause degli acquisiti d’impulso. L’utilizzo di parole o frasi accattivanti come “Compralo subito, pochi prodotti rimasti!” tende a scatenare il principio cognitivo dell’avversione alla perdita (il valore che attribuiamo al rischio di perdere qualcosa, come un’occasione, in questo caso, è 2,3 volte maggiore del valore che attribuiamo ad un possibile guadagno di pari importo). Questo, in realtà, è uno stratagemma utilizzato anche online, ma nel negozio fisico è più facile aumentando una seconda chiave, ovvero gli stimoli visivi che catturano lo sguardo facendo leva sul fatto che il nostro cervello è molto veloce a processare immagini. È fondamentale, quindi, investire sulla prima impressione in vetrina, sullo scaffale, sulle isole, eccetera. Le persone tendono anche a notare scritte o immagini che ‘stonano’ da ciò che è circostante. Ad esempio, l’uso di grandi scritte o insegne colorate in un ambiente più neutro inevitabilmente si fa notare e può stimolare la curiosità, così come tutte le ‘interruzioni di ritmo’ tipiche del visual merchandising. Dalle parole ai fatti: il POSIZIONAMENTO DEI PRODOTTI sullo scaffale Dunque, si comincia con parole e frasi accattivanti e con gli stimoli visivi. Questi ultimi ci portano ad una fase cruciale dell’acquisto d’impulso: il posizionamento dei prodotti sullo scaffale. L’argomento del visual merchandising si può riassumere nel principio che è meglio posizionare i prodotti più costosi in uno scaffale più facile da raggiun-
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