La rivista per il mercato dei prodotti vernicianti e delle finiture decorative OTTOBRE 2023 EDIZIONE 436 12 copertina la strategia di Mapei -specializzazione, internazionalizzazione, ricerca e sviluppo e sostenibilità- per proiettarsi verso un’industria 5.0. 24 attualità i dati e le analisi di ANCE a proposito del settore delle costruzioni tra rimodulazione dei bonus e opportunità dal PNRR. 73 focus sistema a cappotto: una scelta progettuale sempre più diffusa e conforme ai driver dell’edilizia più attuali. 106 mercato LavaVerde di Faster è la linea di detergenti professionali concentrati, sostenibili, di origine vegetale e 100% made in Italy. ottobre 2023|edizione 436 Tariffe R.O.C. “Poste Italiane spa - sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1 DCB LO/MI”
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vieri barsotti Dopo due anni straordinari, il mondo dei sistemi a cappotto si interroga sul futuro tra miglioramento degli incentivi, innovazione dei materiali e conoscenza sempre più diffusa della sua importanza. EDITORIALE attenzione alla qualità dei materiali e delle realizzazioni, per il settore saranno tempi duri. Tuttavia, non è il caso di scoraggiarsi né di fermarsi, perché dopo questo biennio c’è molto su cui lavorare. Innanzitutto, partiamo dal dato certo: il sistema di isolamento a cappotto è imprescindibile nel processo di riqualificazione energetica e transizione ecologica, perché è in grado di ridurre del 45% consumi ed emissioni dei condomini e di oltre il 30% quelli delle abitazioni indipendenti. Tradotto: se il Piano Europeo per l’Edilizia Green -oggi in fase di definizione- manterrà le sue promesse e imporrà la riqualificazione energetica di milioni di abitazioni, il sistema a cappotto avrà un ruolo primario in questo percorso perché, come proclama uno slogan efficace, “l’energia sostenibile è quella risparmiata”. Inoltre, è molto interessante l’ambito dell’innovazione, perché da tempo le aziende lavorano sull’introduzione di nuovi materiali isolanti ad alte prestazioni, al miglioramento del sistema dal punto di vista delle resistenze meccaniche rispetto ad eventi quali grandine, all’introduzione di nuove e diverse finiture che guardano al miglioramento dell’idrorepellenza, della flessibilità, della presa di sporco e della tenuta del colore, senza dimenticare l’estetica, con la proposta di cappotti con mattoni-vista, effetti decorativi di tendenza e ceramiche. Infine, un punto chiave. La domanda degli utenti finali, ancora acerba nella conoscenza e limitata nei numeri, deve crescere per consolidare l’utilizzo dei sistemi a cappotto non più limitati a clienti facoltosi, ma come un sistema accessibile a tutti, che fa parte del buon costruire. E in questo percorso di conoscenza il ruolo del distributore professionale è fondamentale. Archiviata tranne poche eccezioni la stagione del Superbonus, a tutti gli operatori è chiaro che per tracciare le linee guida del futuro prossimo il periodo di riferimento non può essere il biennio 2021-2022. In particolare, parlando dei grandi protagonisti di questa stagione -i sistemi a cappotto- le aziende produttrici tracciano un bilancio largamente positivo in termini di vendite, che ancora sono superiori rispetto al periodo pre-Covid, e oggi si interrogano per capire non solo come sarà il mercato dei prossimi anni, ma anche quale sia la reale consapevolezza degli utenti finali riguardo il valore effettivo del sistema di isolamento a cappotto, che a ben pensarci non è solo un modo per limitare la dispersione termica e migliorare il benessere abitativo, ma un vero e proprio investimento sull’immobile: un edificio isolato, infatti, vale molto di più di un edificio ad alta emissione di CO2. Il bilancio e il mercato futuro, dunque. A fronte di numeri eccezionali, le aziende lamentano la mancanza di regole chiare e semplici, gli intoppi burocratici legati alla cessione del credito e ai cassetti fiscali bloccati, il troppo e in troppo poco tempo che hanno impedito una gestione corretta delle commesse, esautorato la concorrenza come elemento di calmieramento dei prezzi dei lavori e permesso la loro realizzazione da parte di manodopera non sempre qualificata. E adesso che il mercato si interroga su cosa succederà dal prossimo anno, appare chiaro che proprio la cessione del credito è stata il motore degli incentivi, soprattutto per i condomini chiamati a investimenti importanti, e che senza un nuova forma di incentivi stabili con regole chiare e semplici, aliquote sostenibili nel lungo periodo e una forte 3 Ascolta gli altri editoriali nel programma PETROLIO Scan me
COPERTINA 12 Mapei, proiettati verso l’industria 5.0 La strategia di Mapei -specializzazione, internazionalizzazione, ricerca e sviluppo e sostenibilità- per proiettarsi verso un’industria 5.0. Parola di Veronica Squinzi. ATTUALITÀ 18 Vernici: lo scenario normativo Le normative nazionali ed europee gravano sull’industria e sulla filiera: ecco una nota di Assovernici in merito. 22 Emozioni… che fanno bene! Quattordicesima edizione per le Emozioni organizzate da Giolocenter: una serata di festa e beneficenza per aiutare la ricerca oncoematologica pediatrica. 24 Costruzioni: avanti con affanno Il settore delle costruzioni perde slancio. Tra rimodulazione del Superbonus e opportunità offerte dal PNRR, ecco i dati e le analisi in merito, pubblicati dall’ANCE. 32 DP PROJECT: marketing, formazione e cultura del bello DP Project è il progetto di Industria Colori Duriplastic che riassume ed esprime in maniera realistica lo sviluppo della strategia 4.0 dell’azienda. 36 Sughero: valore identitario per un business reale Una chiacchierata con Diasen, un’azienda che ha fatto di un materiale -il sughero- e dalla sua filosofia abitativa -benessere, salubrità e comfort- un business fiorente. 42 Suggestivi ed emozionanti orizzonti di colore Con la sua partecipazione a FEL 2023 Caparol presenta la sua nuova collezione colori per interni: 200 tinte ispirate ai paesaggi italiani visti dall’alto. 12 Mapei, proiettati verso l’industria 5.0 24 ANCE sul settore delle costruzioni 74 Sistema a cappotto: la scelta consapevole ATTUALITÀ 44 Duco al FEL: appuntamento da non perdere Duco al FEL 2023 per ribadire una vocazione ben precisa verso prodotti vernicianti professionali e attività aggreganti e connotative dei professionisti del settore. 46 Un sodalizio vincente e duraturo, al servizio del colore Vulcanico, intraprendente, innamorato del colore e convinto della partnership con Attiva: per Gianni Leggio il primo amore non si scorda mai. 50 Edilizia: ancora un anno soddisfacente Numeri ancora positivi per il mondo dell’edilizia, anche se cresce la consapevolezza di una nuova fase di assestamento. 52 Gruppo IVAS: proiettati verso il futuro Il viaggio aziendale che ha consacrato i primi settant’anni del Gruppo IVAS: un successo di prodotti, di business ma, soprattutto, di persone. 58 Costruzioni europee: il futuro che verrà All’ultima conferenza Euroconstruct emerge una nuova previsione per il settore delle costruzioni europee, con aspettative di ripresa rinviate al 2025. 60 Preventivi: come renderli attrattivi per i clienti Elaborare un preventivo che sia interessante, efficace e stimolante per il cliente che deve valutarlo è fondamentale: ecco qualche suggerimento per farlo al meglio! 62 Pannelli solari, questi (s)conosciuti I pannelli solari sono tra i grandi protagonisti degli interventi di costruzione e di ristrutturazione edile. Ecco un vademecum per conoscerli meglio. ATTUALITÀ 66 40 anni al servizio del cliente! Dopo quarant’anni di attività, Issocolors non si ferma: il suo percorso si arricchirà anche con una scuola di formazione per gli operatori del settore! 70 Calcinacci: come gestire lo smaltimento Mattoni, detriti, resti di intonaco, piastrelle: ogni ristrutturazione prevede lo smaltimento dei rifiuti e dei calcinacci. Ecco le norme. FOCUS 74 Sistema a cappotto: la scelta consapevole Il sistema a cappotto è diventato una scelta progettuale sempre più diffusa e conforme alle esigenze di un’edilizia in linea con i principali driver sostenibilità e i buon costruire. 86 Isolanti green e confortevoli Isolconfort, leader nel campo dell’isolamento per l’edilizia, arricchisce la sua gamma di isolanti, con un’attenzione particolare alle materie prime rinnovabili. 90 Cappotto a prova di eventi atmosferici estremi Il sistema a cappotto esprime le sue funzioni anche in condizioni atmosferiche estreme. Ecco la dissertazione dell’ingegner Federico Tedeschi. 93 Perfetto connubio tra prestazioni ed estetica Alla scoperta del sughero, un materiale poliedrico dalle performance e dalla resa estetica perfette. L’edilizia è uno dei suoi ambiti elettivi di utilizzo. 96 A proposito della marcatura CE del sistema a cappotto Cortexa chiarisce con dovizia di particolari il funzionamento sulla certificazione ETA e sulla marcatura CE dei sistemi di isolamento termico a cappotto. 4
90 Cappotto a prova di eventi estremi MERCATO 110 Cresce l’eccellenza italiana degli spray Colorpack, il secondo più grande produttore italiano di vernici spray, si espande per affrontare il futuro. 112 Efficienza, pulizia e precisione Per interni ed esterni, le levigatrici della famiglia Mirka LEROS e gli abrasivi Mirka offrono soluzioni per lavori precisi e senza polvere. 114 Innovazioni di qualità superiore Le ultime novità di Cervus, tra tessuti ad altissimo assorbimento, setole di elevata qualità e materiali sintetici di nuova generazione. 116 Un trattamento in 4 mani contro la muffa Per il risanamento delle superfici afflitte da muffa e umidità, Italchimici Group presenta un innovativo procedimento a quattro mani. APPROFONDIMENTI 118 Per necessità o per passione, il fai da te funziona! Secondo l’Osservatorio Compass, risparmio, soddisfazione personale e sostenibilità sono le ragioni principali per far da sé e il Buy Now Pay Later è un valido alleato. 120 Franchising, andante ma non troppo Il settore del franchising ha segnato un trend positivo nello scorso 2022 e si appresta agli ultimi mesi di un 2023 più faticoso. Sono 954 le reti di franchising attive in Italia. NEWS 123 Una panoramica completa di prodotti, servizi e accessori. La rivista in versione digitale per il tuo smartphone o il tuo tablet Antebiago 51 Barozzi 45 Caparol 4ª cop-43 Colorpack 3ª cop Covema IRS 83 European Aerosols 99 Feroni 64 Giolli 10-11 Giuliani 57 Icorip 65 Isolconfort 2ª cop Ivas 8-9 Mapei 1ª cop New Lac 27 A B C E F G I M N Paulin 6-7 Red Panda 103 Risanarè 16-17 Röfix 81 San Marco 77 Sandtex 95 Saratoga 41 Settef 31 Sikkens 89 Spiver 101 Tecnostuk 92 Theo 21 Ullmann 59 Valpaint 39 P R S T U V inserzionisti 96 Marcatura CE e sistema a cappotto 106 Detergenti green... alla spina! FOCUS 98 Facciate protette, anche dalla grandine I sistemi d’isolamento termico a cappotto della Linea Capatect Carbon Edition di Caparol sono più resistenti, anche alla grandine. 100 Precisione, efficienza e flessibilità RÖFIX mette a disposizione di tutti i progettisti la nuova Libreria BIM dedicata ai sistemi di isolamento termico. 102 Resistenza estrema per il sistema a cappotto MAPETHERM FLEX RP è la soluzione di Mapei per sistemi a cappotto ad altissima resistenza e durabilità. MERCATO 106 I detergenti sono green… alla spina! LavaVerde di Faster è la linea di detergenti professionali concentrati, sostenibili, di origine vegetale e 100% made in Italy.
FERROTOP EVO SMALTO ALCHIDICO-URETANICO ANTIRUGGINE GIOLLISINT EVO SMALTO ALCHIDICO GIOLLIFERRO ANTIRUGGINE ALCHIDICO VELLUTINA EVO FONDO OPACO PER LEGNO “Con la Linea Evo Giolli parliamo di una serie di smalti, antiruggini, fissativi, impregnanti e finiture per legno a solvente non infiammabili di alta gamma che l’utilizzatore impiega come è già abituato a fare. Eppure si tratta di prodotti completamente diversi per contenuti tecnologici. Per ininfiammabile, ci tengo a specificare, si intende un prodotto che non è in grado di prendere fuoco quando si trova allo stato liquido all’interno della propria confezione. Da non confondere con gli smalti ignifughi che invece sono studiati per ritardare la combustione dei supporti in cui si trovano applicati. Altro plus importante degli smalti e i fondi della Linea Evo è di avere un lievissimo odore molto ridotto a confronto coi classici smalti a solvente, un basso VOC senza pittogrammi di rischio. Giollisint Evo, ad esempio, ha un’etichettatura “paragonabile” ad un’idropittura, ha infatti come sole indicazioni di pericolo l’EUH066. L’esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle e l’EUH210 Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta. Viaggia senza ADR o classe NO IMO se si tratta di viaggio via mare tramite container, permettendo un grosso risparmio in termini di trasporto e inoltre non fà carico antincendio nel negozio” Massimiliano Pietrelli Amministretore Giolli Srl
WOODTEAX LINEA LEGNO NO SMOKE X PITTURA ANTIFUMO COPRIMACCHIA ISOPLAST EVO FISSATIVO MICROPARTICELLARE ACRILICO COLOR I F I C I OG I OL L I . I T “Abbiamo provato a ragionare di innovazione e sostenibilità: li abbiamo scelti come linea guida dei nostri progetti R&D per il prossimo triennio. Nello specifico del GIOLLISINT EVO riteniamo che anche un prodotto “tradizionale” come lo smalto alchidico a base solvente possa godere ancora di vita utile se interpretato, appunto, alla luce di questi due target: Innovazione e Sostenibilità su performance merceologiche consolidate.” Giulio Allegretta Responsabile di laboratorio Giolli Srl • FERROTOP EVO LUCIDO • FERROTOP EVO SATINATO • GIOLLISINT EVO LUCIDO • GIOLLISINT EVO SATINATO • GIOLLIFERRO EVO • GIOLLIFERRO OLEOFENOLICA EVO • VELLUTINA EVO • ISOPLAST EVO • NO SMOKE X • WOODTEAX IMPREGNANTE • WOODTEAX IMPREGNANTE CERATO • WOODTEAX FINITURA LUCIDA • WOODTEAX FINITURA SATINATA UNA INTERA LINEA A SOLVENTE ININFIAMMABILE SEMPLICEMENTE UNICA! GIOLLI EVO
12 , proiettati verso l’industria monica trabucchi : Sopra, Marco e Veronica Squinzi, amministratori delegati Mapei. Mapei è un’azienda che parla con fatti e numeri. Fortemente connotata sul territorio e, contemporaneamente, votata al mondo. Costantemente in evoluzione, eppure attenta alle diversità e alle realtà territoriali. Una preziosa realtà industriale che rappresenta il settore e che interpreta l’economia. Due imprenditori, Veronica e Marco Squinzi -entrambi amministratori delegati- che non hanno bisogno di clamore, cui il mercato riconosce competenza, autorevolezza e visione. Quando un’industria esprime concretezza e visioni come quelle di Mapei è sempre illuminante conoscerne idee e progetti, soprattutto, per scoprire che a tanta storia corrisponde ancora più futuro. Ecco cosa è emerso dall’intervista a Veronica Squinzi. Quali sono i grandi temi della strategia industriale di Mapei? E quali sono gli obiettivi che l’azienda si è posta per raggiungerli? La nostra strategia aziendale si basa La strategia di Mapei si basa su quattro pilastri: specializzazione, internazionalizzazione, ricerca e sviluppo e sostenibilità. I risultati ne dimostrano la validità e la proiettano verso un’industria 5.0, dove l’uomo torna ad essere al centro. Parola di Veronica Squinzi. Mapei 5.0 MAPEI Cos’è per voi Mapei? Il nostro lavoro, la nostra azienda, la nostra famiglia.
13 su quattro pilastri: specializzazione, internazionalizzazione, ricerca e sviluppo e sostenibilità. Siamo sempre pronti ad ampliare la nostra offerta di prodotti e sistemi per l’industria delle costruzioni, sia come complemento alle nostre linee di prodotti tradizionali sia come base per nuove linee, attraverso acquisizioni di altre aziende oppure con il lancio di nuovi prodotti. Da veri pionieri del mondo delle costruzioni investiamo nella ricerca per studiare soluzioni avanzate volte a ridurre gli impatti ambientali della nostra attività e diffondere la cultura di un’edilizia di qualità e durevole nel tempo. Mapei parla da sempre e sempre con i fatti: è questo il segreto di un successo tangibile e duraturo? Mapei è un’azienda di grande esperienza, concentrata sul proprio core business, con una lunga storia alle spalle ma capace, al tempo stesso, di innovare e aprire nuove strade grazie a ingenti e continui investimenti in ricerca e sviluppo. Per questo, negli anni, siamo sempre stati in grado di prevenire alcune richieste del mercato e di adattarci rapidamente al cambiamento di scenario. Cosa c’è di nuovo da scoprire nel mondo dei prodotti chimici di vostra pertinenza? Continuando a percorrere la strada della sostenibilità intrapresa da tempo, abbiamo introdotto quest’anno la Linea Zero, un’intera linea di prodotti a emissioni di CO2 completamente compensate per l’intero ciclo di vita, che comprendeva inizialmente 14 prodotti per la posa di ceramica e per l’edilizia. In occasione di Cersaie 2023, Mapei ha arricchito la Linea Zero con nuovi prodotti, a partire da Mapelastic: la storica malta cementizia elastica per l’impermeabilizzazione di balconi, terrazzi e l’ambiente bagno. Si aggiungono anche adesivi cementizi bianchi per piastrelle, impermeabilizzanti e prodotti per la manutenzione e la cura delle superfici. L’obiettivo è offrire al committente, al progettista e al professionista la possibilità di scegliere di costruire responsabilmente. Mapei e la sua divisione dedicata al colore e finiture: da tempo è divenuto un ambito industriale indipendente con un suo disegno operativo… Nel 1937 la storia di Mapei inizia proprio dal colore: i primi prodotti della nostra azienda furono proprio le pitture dedicate all’edilizia, i cui nomi sono ancora in uso: Quarzolite, Dursilite, Colorite, Antipluviol, Silexcolor. Negli anni abbiamo lavorato per migliorare e arricchire costantemente la linea finiture, ottenendo ottimi risultati e prodotti di successo. La crescita della gamma è stata accompagnata da importanti investimenti in termini di capacità produttiva degli stabilimenti in Italia e all’estero. : Master collection Mapei. Grazie al sistema tintometrico ColorMap è possibile ottenere qualsiasi colorazione desiderata. : Il principale stabilimento del Gruppo a Robbiano di Mediglia (Milano).
14 MAPEI Abbiamo sviluppato strumenti marketing dedicati alla presentazione del colore e portato avanti collaborazioni di prestigio, come il progetto della mazzetta colore realizzato nel 2022 per il Comune di Procida. Abbiamo rinnovato e ampliato l’offerta hardware del nostro sistema tintometrico ColorMap®, sviluppando anche un nuovo software di colorimetria strumentale. Stiamo parlando di un mercato di riferimento che vale più di 2 Mld di € solo in Italia, composto dal mercato dell’isolamento termico a cappotto e da quello dei prodotti vernicianti per l’edilizia. Quali sono i prossimi passi riguardo questa divisione? Il nostro intento è continuare ad ampliare la Linea Zero. Nel prossimo futuro intendiamo estendere la gamma anche ai prodotti per le finiture, a partire dalle pitture a completamento dei cicli per la protezione del calcestruzzo e per il risanamento nel restauro monumentale e nelle murature. Così facendo andremo a integrare l’offerta già esistente della Linea Zero presentando sistemi completi che consentono di costruire in modo sempre più responsabile. Una delle parole che ricorre più frequentemente nella vostra comunicazione è “responsabilità”, una responsabilità a tutto tondo che coinvolge l’attività, le persone, i prodotti… è più una vocazione o un obiettivo? Direi entrambi. Siamo un’azienda multinazionale ma anche familiare e in una grande famiglia la responsabilità per le persone che ogni giorno lavorano con noi è sicuramente una vocazione. Allo stesso tempo abbiamo l’obiettivo di dare il nostro contributo concreto alle comunità dei territori in cui operiamo attraverso gli investimenti, l’indotto, le sponsorizzazioni, anche tecniche, mettendo a disposizione materiali ed esperti, sostenendo cultura, sport e progetti sociali. Insieme alla parola “responsabilità” torna spesso l’argomento “benessere”: come si traduce un concetto così teorico nell’attività quotidiana dell’azienda? L’attenzione che Mapei rivolge alle sue persone si traduce in investimenti e in iniziative che ogni anno mettiamo in campo per favorire la crescita e tutelare il benessere dei nostri dipendenti. Il nostro impegno è stato recentemente premiato da diversi riconoscimenti: siamo entrati a far parte delle classifiche Italy’s Best Employers, Top Job e World’s Best Employers, tra le poche aziende italiane menzionate. Tra i diversi ambiti per cui siamo stati premiati spiccano parità di genere, lotta al cambiamento climatico, così come sostegno a cultura, sport e iniziative solidali. Economia circolare e green sono due concetti che Mapei applica anche nei paesi meno industrializzati dove, forse, sono tematiche meno sentite ma sulle quali, in questo modo, si sta facendo un grande lavoro anche a livello di formazione culturale… La transizione verde è in atto a livello globale e rappresenta una leva di competitività e di attrattività dei talenti. Dato che in Mapei le parole si accompagnano sempre ai fatti, abbiamo intrapreso la strada della sostenibilità molto tempo fa, partendo dalla ricerca e sostenendo le nostre affermazioni sulla sostenibilità con dati e certificazioni, anche attraverso la pubblicazione di un report annuale sulla sostenibilità. Proprio quest’anno abbiamo scelto di ampliare la rendicontazione pubblicando con orgoglio il nostro
15 primo Bilancio di Sostenibilità a perimetro Mondo, descrivendo così in modo diretto e trasparente la realtà Mapei di tutti i 57 Paesi dove operiamo e ci impegniamo ogni giorno per uno sviluppo sostenibile sia ambientale sia sociale. Nelle sue attività culturali, sportive e solidali, Mapei interpreta il territorio e le passioni collettive: è una capacità considerevole ed estremamente coinvolgente… Lo sport è da sempre parte integrante della storia di Mapei. Passione, fatica, voglia di affrontare sempre nuove sfide, gioco di squadra: sono i valori che condividiamo con il mondo dello sport e che ci definiscono, Essere un gruppo internazionale ci permette di seguire da vicino tante discipline diverse: dal calcio al basket, dall’hockey alla vela oceanica, ogni Paese ha la sua cultura e le sue tradizioni. Sostenere cultura, sport, iniziative sociali e solidali è per noi essere promotori di crescita e sviluppo nei territori dove siamo presenti con le nostre attività. Lo facciamo a modo nostro, con passione e con il coinvolgimento di tutta l’azienda, convinti che la sostenibilità sia anche questo: contribuire allo sviluppo e al sostegno delle comunità locali, con lo sguardo rivolto verso il futuro. Cultura e formazione: sono altri due asset importanti dell’attività di Mapei… Arte e lavoro, cultura e impresa sono elementi che fanno parte del DNA della mia famiglia e quindi di Mapei e che, nel corso della nostra storia, si sono tradotti in un impegno duplice: da un lato il sostegno all’arte e alla cultura sotto forma di mecenatismo, dall’altro la ricerca di soluzioni tecniche sempre più avanzate per supportare l’azione creativa e la conservazione delle opere e degli edifici di valore storico artistico. In particolare, Mapei ha sviluppato un’attenzione particolare verso i “luoghi dell’arte”. Che si tratti di intervenire in un grande museo o di rendere più sicura una basilica medievale, le competenze e le tecnologie, frutto della ricerca Mapei, contribuiscono a rendere vitali e duraturi alcuni dei luoghi più importanti dell’arte e della cultura, nel Una multinazionale come Mapei ha un peso specifico determinante sull’economia: quanto incide questa consapevolezza nelle scelte quotidiane? Il contesto geopolitico attuale è uno dei più complessi degli ultimi anni con risvolti drammatici da un punto di vista umanitario e ricadute pesanti sull’economia. Ma, paradossalmente, proprio in questo contesto, è nata e si sta sempre più rafforzando una spinta virtuosa, che nasce dall’Europa per diffondersi in tutto il mondo. Un’evoluzione dell’industria che punta verso una nuova frontiera: la direzione 5.0. Una nuova fase che, dopo la transizione digitale, torna a mettere l’uomo al centro, pone la tecnologia al servizio della persona e il lavoro come fattore essenziale per la realizzazione dell’individuo. Noi imprenditori abbiamo la responsabilità di raccogliere questa sfida e farci promotori di benessere e inclusione sociale perché l’industria del futuro deve guidare sia la transizione digitale sia la transizione verde, portando benefici all’industria, alle persone e alla società. Cosa significa per voi essere la terza generazione di unamultinazionale così importante? Si dice: “La prima generazione crea, la seconda mantiene, la terza distrugge”. In realtà io e mio fratello ci sentiamo una “seconda prima generazione” perché siamo in azienda da vent’anni e in questi ultimi anni passati alla guida abbiamo contribuito a creare nuovi business e mercati, ampliando il nostro perimetro sia dal punto di vista geografico che dell’offerta dei prodotti. . nostro come in altri Paesi, a beneficio di tutta la comunità. Crediamo fortemente anche nel valore della formazione, in particolar modo dei giovani, attraverso migliaia di eventi organizzati dalla Mapei Academy, seminari, webinar e corsi di formazione in sede o presso clienti e Associazioni di Categoria. Contribuiamo a facilitare la condivisione di conoscenze tra i diversi professionisti del settore dell’edilizia, mettendo a loro disposizione le nostre competenze e i nostri strumenti e sensibilizzandoli alle tematiche di sostenibilità. Che futuro vorreste per la vostra azienda? Brillante e colorato.
18 a cura di assovernici NORMATIVA Vernici: lo La filiera delle vernici è un sistema complesso, governato da dinamiche laboriose, un’industria che basa la propria produzione sull’utilizzo di circa 4.000 materie prime. Ogni produttore ne lavora da 1.000 a 2.000 e ogni rivestimento solitamente nasce da una miscela di 10-60 materie prime, a loro volta contenenti più sostanze, secondo formulazioni in cui tutti i componenti sono in equilibrio, perfetto e delicato, tanto che la sostituzione di un singolo principio spesso richiede la modifica dell’intera formulazione. Processi che le aziende italiane gestiscono lavorando costantemente in adempienza alle norme e sostenendo il Green Deal dell’UE. I prodotti vernicianti, infatti, rispondono alle esigenze dell’ambiente e dell’uomo in termini di benessere, salute e sicurezza. Rispettano gli obiettivi di sostenibilità, ad esempio aumentando la durabilità degli oggetti trattati e riducendo i rifiuti. Contribuiscono a contrarre il consumo di energia per il riscaldamento mediante i sistemi termoisolanti o per il raffrescamento mediante rivestimenti riflettenti. In Italia, però, l’industria delle vernici sconta alcune criticità che ne pregiudicano crescita e competitività. A partire dall’elevata frammentarietà del settore e della complessità e continua evoluzione della normativa in materia tributaria, ambientale e sociale che, in assenza di un coordinamento forte a livello nazionale, Le normative nazionali ed europee gravano sull’industria e sulla filiera dei prodotti vernicianti: occorre lungimiranza nell’implementazione delle normative, periodi di transizione adeguati e un approccio mirato per preservare l’efficacia dei prodotti e continuare a supportare gli obiettivi di sostenibilità. scenario normativo Il pensiero di Giovanni Marisili, presidente di Assovernici. Ascolta il podcast: Scan me
19 porta a moltiplicare i costi in R&S, a fronte di un’estrema variabilità di interpretazioni degli addetti ai controlli. Per non parlare della normativa europea. Un esempio pratico è l’adeguamento al progresso tecnico e scientifico (ATP) che, con cadenza annuale, la Commissione Europea modifica o integra con nuove classificazioni per il regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging, che prescrive la classificazione ed etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose). Ciascun ATP prevede un periodo di differimento di 18 mesi tra la pubblicazione e l’applicazione obbligatoria delle nuove classificazioni. Con la pubblicazione di un nuovo ATP, le aziende prendono in carico le modifiche regolatorie e predispongono un piano di adeguamento che parte dall’avvio di un periodo di R&S di circa sei-otto mesi per ripercorrere tutte le fasi dello sviluppo di prodotto, così da abbandonare la vecchia formulazione e iniziare la nuova, rispondente all’ATP che entrerà in vigore da lì a 10-12 mesi. Rimane però il tema delle scorte. Le aziende, infatti, producono secondo un calendario di consumi previsti e stoccano i prodotti in gamma per essere pronte a consegnare al mercato in tempi rapidi. Il magazzino è per lo più composto di volumi alto rotanti, ma esiste una parte significativa di referenze, e quindi di valore, che può restare in giacenza oltre l’anno. Il tempo previsto per l’entrata in vigore del nuovo ATP, pertanto, può considerarsi adeguato solo per interrompere la vendita dal produttore al rivenditore di ogni prodotto non più conforme. E cosa succede a livello di rivendita? Una volta immesso il prodotto sul mercato entro i termini stabiliti dalla nuova classificazione, i produttori hanno consolidato la prassi di informare distributori e rivenditori sui nuovi obblighi, per evitare la messa a scaffale di quanto non più conforme. Ma la questione delle scorte dei punti vendita o dei magazzini dei distributori è un problema. Infatti, l’andamento delle vendite segue dinamiche che possono variare sensibilmente di anno in anno. Anche l’imprevedibilità della domanda è causa comune dell’aumento dei prodotti invenduti, con conseguente impatto sul loro smaltimento nei tempi previsti per l’attuazione degli ATP lungo l’intera catena di approvvigionamento. Quindi, una volta raggiunti i termini per l’entrata in vigore degli adeguamenti tecnici normativi, le aziende comunicano ai propri clienti che deve essere inibita la vendita dei prodotti non adeguati alla normativa, anche se ancora perfetti dal punto di vista qualitativo. Un evidente e sproporzionato danno economico per la filiera e per l’ambiente. Questo stesso problema costringe di frequente anche i produttori di pitture e vernici a liberarsi di imballaggi rimasti in deposito con litografie obsolete, oppure a mandare al macero etichette che poco prima risultavano del tutto corrette. Oltre ai crescenti obblighi imposti dagli ATP, guardando al futuro, le prospettive non sono rosee. Nell’ambito della Strategia per le Sostanze Chimiche Sostenibili (CSS), parte integrante del Green Deal Europeo, è infatti attesa la presentazione di alcune modifiche al Regolamento REACH e CLP. Sebbene lo scopo sia di migliorare la sicurezza e la sostenibilità, anche in questo caso c’è grande preoccupazione circa la possibilità che tali cambiamenti, senza raggiungere l’obiettivo, mettano in seria difficoltà i produttori con una drastica riduzione del numero di sostanze disponibili per l’utilizzo nelle pitture. Le variazioni in gioco, oltre ai cambiamenti proprio sulla CLP, comprendono: il possibile passaggio da un approccio basato sul rischio a uno basato sul pericolo per la gestione delle sostanze chimiche -eccetto dove il loro utilizzo venga ritenuto essenziale-, denominato Approccio Generico alla Gestione del Rischio (GRA), e l’adozione di un Fattore di valutazione della miscela (MAF) per affrontare il raro effetto che potrebbe verificarsi nel caso di esposizione combinata involontaria di sostanze chimiche sull’uomo o sull’ambiente.
NORMATIVA Quali potrebbero essere le conseguenze? Nell’ambito del GRA, il passaggio di approccio da rischio a pericolo porterebbe inevitabilmente al ritiro di sostanze ad un certo valore di soglia di pericolosità, indipendentemente dal fatto che ci possa essere una reale esposizione e che siano state individuate sostanze sostitutive. Senza considerare che alcune sostanze pericolose contenute in piccole percentuali nelle pitture, sono fondamentali per massimizzare la protezione e la durata nel tempo delle pitture stesse e quindi del manufatto che ricoprono. Parimenti, l’aggiunta di nuove classi di pericolo al regolamento CLP per le sostanze chimiche e le miscele potrebbe portare a un ulteriore incremento del numero di sostanze ritirate. All’approccio generico GRA, l’associazione europea CEPE, di cui Assovernici è membro, sta cercando di rispondere con una proposta alternativa denominata eAoA (Early Analiysis of Althernatives), che mira a valutare l’essenzialità delle sostanze e dei benefici apportati, prima che vengano semplicemente valutate per il loro pericolo intrinseco. Il Concetto di Utilizzo Essenziale (EUC), poi, non è rivolto a una sostanza particolare, ma all’essenzialità per la società del prodotto/servizio complessivo che la supporta, senza una chiara definizione delle metodologie. Infine, l’adozione indistinta del MAF potrebbe riflettersi in ulteriori restrizioni sui prodotti considerati vitali, poiché verrebbe applicata a tutte le combinazioni di sostanze e usi, anche a quelle che contengono già i fattori di sicurezza necessari oppure a sostanze chimiche che normalmente non verrebbero combinate tra loro nelle pitture o negli inchiostri da stampa. Quale, dunque, l’impatto sull’industria delle vernici? Come si è detto, le pitture sono costituite da numerose sostanze e la mancanza di una può rendere un prodotto irrealizzabile o meno efficace. Questa è la prospettiva che si apre: un contraccolpo gravoso, con l’inevitabile indisponibilità di numerosi prodotti vernicianti e quindi una penalizzazione per tutto il comparto edile, con effetti negativi anche rispetto agli obiettivi di sostenibilità del Green Deal Europeo. Alla luce di quanto sopra evidenziato, Assovernici richiama l’importanza a livello politico di attuare scelte pragmatiche adottando un approccio normativo a sostegno dell’industria, che tenga conto in modo flessibile e proporzionato dei rischi e delle sfide derivanti dalla crescente complessità dello scenario normativo. Attraverso, ad esempio, un’implementazione graduale delle normative, periodi di transizione adeguati e un approccio mirato per preservare l’efficacia dei prodotti e continuare a supportare gli obiettivi di sostenibilità. Un’attenta valutazione degli impatti e una collaborazione tra le parti interessate sono fondamentali per garantire un futuro sostenibile dell’industria delle vernici a sostegno della competitività del mercato europeo nel suo complesso. . 20
22 : Claudia, Remo e Stefano Giolo, sono loro gli organizzatori delle Emozioni di Giolocenter! vieri barsotti EVENTI … che fanno bene! Per i clienti l’appuntamento è imperdibile, e infatti dal 2008 se lo segnano in agenda, da un anno con l’altro (Covid permettendo, ovviamente), come si fa per gli anniversari che non si possono dimenticare. E ogni anno oltre 400 di loro si emozionano -perdonate il gioco di parole- con le… Emozioni di Giolocenter! Quella delle Emozioni è una storia bella e meritevole, ed è per questo che ve la raccontiamo. Nel 2008 la famiglia Giolo -Remo e i due figli, Claudia e Stefano- decidono che è il momento di donare qualcosa ad Albignasego, il comune in provincia di Padova che ospita la loro attività. Attività che, per inciso, cresce e prospera sempre più, permettendo a questi imprenditori riservati, preparati e generosi di aprire nuovi negozi in Veneto e, soprattutto, di diventare un punto di riferimento non solo commerciale sul territorio. Infatti, proprio di questo stiamo parlando: della sensibilità che ha spinto la famiglia a creare Emozioni, un evento che è sempre più conosciuto e apprezzato dai clienti e dalle loro famiglie, dalle Istituzioni e dalle onlus che aiutano persone sfortunate, che ripongono nella ricerca e nella medicina la loro speranza di sopravvivere. Dunque, nel 2008 Giolocenter organizza una prima lotteria di beneficenza per recuperare, attraverso la partecipazione generosa dei suoi clienti, fondi da destinare ad una fondazione, Città della Speranza, un istituto internazionale per la ricerca nel campo oncoematologia pediatrica e un punto di riferimento Quattordicesima edizione per le Emozioni organizzate da Giolocenter: una serata di festa e beneficenza per aiutare la ricerca oncoematologica pediatrica. Emozioni
23 nazionale ed europeo per il finanziamento alla ricerca pediatrica, la formulazione di diagnosi precoci, l’identificazione di terapie e di cure innovative per i bambini. L’idea funziona, i clienti la apprezzano e così, anno dopo anno, le Emozioni sono sempre più frequentate. Quest’anno, lo scorso 15 settembre, nel piazzale e nel magazzino di Giolocenter ad Albignasego la quattordicesima edizione di Emozioni è stata, ancora un volta, una grande festa allietata da una simpatica brigata cucina che ha grigliato e distribuito da bere per oltre due ore per la grande soddisfazione dei clienti, dei loro parenti e degli amici che si sono ritrovati tutti insieme. Sul grande piazzale spazio anche per gli stand riservati ai partner commerciali che hanno aiutato Giolocenter nella realizzazione dell’evento, per l’esposizione di tre ambulanze d’epoca, di un frequentatissimo pulmino Volkswagen attrezzato per fare ritratti a chi lo desiderasse e di ammirate moto d’epoca perfettamente restaurate, il tutto con sottofondo di musica. Alla fine della festa il momento più importante, quando sul palco sono saliti il sindaco e le autorità di Albignasego per ringraziare la famiglia Giolo per le attività che da tempo organizza a beneficio della collettività e sul quale è stato consegnato alla fondazione Città della Speranza l‘assegno della cifra raccolta quest’anno. Emozioni è un’idea semplice, generosa ed efficace: in tutti questi anni la lotteria e le attività organizzate per beneficenza dalla famiglia Giolo hanno raccolto ben 230mila euro: un traguardo fantastico e meritevole di un grande applauso! . EMOZIONI... IN CORSA! Emozioni non è soltanto la festa che ogni anno, a settembre, richiama i clienti Giolocenter e attraverso una lotteria raccoglie fondi da donare a onlus e fondazioni. Infatti, dal 2015 Giolocenter organizza anche Emozioni in Corsa, un evento aperto a tutta la comunità che coinvolge i cittadini di Albignasego e di tutta la provincia di Padova. All’ultima edizione 3mila persone si sono radunate nella nuova bellissima Piazza del Donatore di Albignasego, creando una serata magica, all’insegna della condivisione, della solidarietà, della voglia di stare finalmente di nuovo insieme.
24 a cura della redazione COSTRUZIONI : avanti con Come era prevedibile, il settore delle costruzioni perde slancio. Tra rimodulazione del Superbonus e opportunità offerte dal PNRR, ecco i dati e le analisi in merito, pubblicati dall’ANCE. affanno Costruzioni ANCE -l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili- lo scorso mese di settembre ha diramato, a cura della Direzione Affari Economici, Finanza e Centro Studi, una fotografia della situazione italiana del settore edile. Ne riportiamo una sintesi, utile ad inquadrare il contesto generale in cui anche le aziende e le imprese del settore pitture e vernici si trovano ad operare. Il QUADRO macroconomico PIL e componenti della domanda. Dopo un inizio d’anno caratterizzato da una variazione positiva del PIL al di sopra delle attese (+2% nel primo trimestre su base annua), la crescita dell’economia italiana sembra aver perso slancio, mostrando un andamento debole durante la primavera. A conferma di ciò, le recenti stime dell’ISTAT indicano che l’aumento tendenziale del PIL, nel secondo trimestre del 2023, si attesta a +0,4%, delineando quindi una sostanziale stagnazione. Tale risultato è la sintesi di andamenti contrapposti nelle sue componenti: i consumi manifestano ancora una variazione positiva (+1,0%), sebbene in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti, di contro si osserva una prima inversione di tendenza degli investimenti (-0,6%), che non si verificava dal terzo trimestre del 2020. Quasi nullo anche il contributo delle esportazioni (+0,4%), che risentono delle difficoltà economiche della Germania, il principale partner commerciale dell’Italia. La performance sottotono del PIL è ascrivibile a diversi fattori, e tra questi i più rilevanti risultano la persistente inflazione e il continuo incremento dei tassi di interesse. Nel dettaglio, la lenta discesa del prezzo dei beni sta mettendo a dura prova i consumi delle famiglie, e il conseguente rialzo dei tassi di interesse operato dalla BCE ha frenato gli investimenti, in contrazione a causa della scarsità del credito e del suo elevato costo. Per il 2023, le ultime previsioni della Commissione Europea indicano per l’Italia un aumento del PIL del +0,9% su base annua, una stima rivista al ribasso rispetto al +1,2% formulato a maggio scorso. In questo scenario di incertezza, ancora una volta, un ruolo decisivo per la crescita sarà svolto dalle costruzioni, attraverso l’apporto positivo che dovrebbe arrivare dall’attuazione delle opere previste dal PNRR. Inflazione. Ad agosto prosegue la IMMAGINI DI FREEPIK Ascolta l’analisi delle problematiche del settore costruzioni in Italia Scan me
25 fase di discesa dell’inflazione, sebbene i livelli si mantengano ancora elevati: +5,5% su base annua (dato provvisorio). Tale dinamica è influenzata, in particolar modo, dalla flessione dei beni energetici, e dalla contemporanea decelerazione dei prezzi dei principali servizi ricreativi. Il persistere del fenomeno inflativo sta incidendo negativamente sul potere d’acquisto delle famiglie e sulla capacità di investimento delle imprese. Occupazione. Dopo 7 mesi consecutivi di crescita, a luglio il mercato del lavoro registra il primo segnale negativo rispetto al mese precedente. Nel dettaglio, secondo i dati ISTAT, il numero di occupati complessivi si attesta a 23 milioni e 513 mila, in calo di 73 mila unità rispetto al mese di giugno. Tuttavia, il confronto con lo stesso mese dell’anno precedente restituisce ancora un risultato positivo, con un aumento degli occupati di 362 mila unità, sostenuto dai dipendenti permanenti e dagli autonomi. Il tasso di disoccupazione, sempre secondo i dati ISTAT, a luglio si attesta al 7,6%, sostanzialmente in linea con il mese precedente (+7,5% a giugno 2023). Gli INVESTIMENTI e la produzione nelle costruzioni Investimenti in costruzioni. Gli investimenti in costruzioni (al lordo dei costi per trasferimento di proprietà), dopo un primo trimestre d’anno caratterizzato da un andamento ancora positivo (+0,5%), hanno registrato una prima flessione, che non si verificava dal secondo trimestre del 2020. Nel dettaglio, secondo i dati Istat, gli investimenti nel settore sono diminuiti del -4,8% su base annua nel secondo trimestre del 2023, sintesi di una significativa riduzione delle abitazioni (-7,7%), e di un più contenuto calo dei fabbricati non residenziali e altre opere (-1,7%). Il dato negativo del secondo trimestre, sebbene ancora provvisorio, porta a registrare nel primo semestre un calo complessivo dei livelli produttivi del settore del -2,2% su base annua. Tale risultato si riflette negli investimenti in abitazioni che manifestano una diminuzione del -5,4% rispetto al primo semestre 2022; di contro, il comparto non residenziale risulta ancora positivo (+1,5%). Sulla base di tale evidenza, emerge che il segmento più debole risulta quello residenziale, sul quale sicuramente stanno incidendo le numerose modifiche intervenute per depotenziare il Superbonus da un lato e i continui aumenti dei tassi d’interesse, che stanno rendendo sempre più oneroso il costo del mutuo. La previsione dell’ANCE per il 2023, formulata a maggio scorso, è di un aumento degli investimenti in costruzioni del +5,4% rispetto al 2022, mutuata, in particolare, dalle prospettive di sviluppo legate alla realizzazione delle opere pubbliche contenute nel PNRR. Produzione nelle costruzioni. L’indice ISTAT della produzione nelle costruzioni (comprensivo anche della manutenzione ordinaria) corretto per gli effetti di calendario, mostra primi segnali di rallentamento. In particolare, il dato provvisorio di maggio 2023 indica una flessione del -6,5% su base annua, in parte spiegata dal confronto con il mese di maggio dello scorso anno che aveva registrato un notevole incremento dei livelli di produzione (+18,2%), tra i più elevati del 2022 su base tendenziale. Con il dato di maggio la produzione settoriale nei primi 5 mesi del 2023 risulta in diminuzione del -2,8%
26 COSTRUZIONI rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ore lavorate e lavoratori iscritti. Nel mese di giugno 2023, secondo i dati del monitoraggio CNCE elaborati su 113 casse edili, sia il numero delle ore lavorate sia il numero dei lavoratori iscritti hanno registrato un’ulteriore diminuzione su base annua, che si attesta rispettivamente al -2,3% e al -1,4%. Complessivamente, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2023, si osserva come le ore lavorate siano rimaste stabili in confronto ai valori dell’anno precedente (+0,1%), con il numero di lavoratori iscritti che invece risulta in aumento del +2,2%. un investimento complessivo di più di 86,3 miliardi di euro (comprese le somme non ammesse a detrazione). Con riferimento alla tipologia di edificio, l’analisi dei dati cumulati mostra che la maggior parte degli interventi continua a riguardare quelli unifamiliari (55,6%) e le unità immobiliari indipendenti (27,0%). I condomini rappresentano il 17,4% del totale degli interventi. Per ciò che riguarda gli importi, tuttavia, i lavori sui condomini hanno un’importanza significativa, incidendo per il 54,7% dell’ammontare complessivo (ovvero 47,2 mld sugli 86,3 totali). Limitando la lettura dei dati al solo mese di agosto, si osserva che gli interventi relativi alle unifamiliari, complice l’imminente scadenza della proroga dell’agevolazione 110%, risultano pari solo al 3,5% dell’importo totale degli investimenti (contro il 44% di un anno fa). Decisamente contenuta è la quota delle unità immobiliari indipendenti, che si attesta al 0,8%, con il restante 95,7% che riguarda i lavori afferenti ai condomini. A livello territoriale, relativamente ai dati cumulati, si conferma una maggior concentrazione degli interventi PRODUZIONE NELLE COSTRUZIONI INTERVENTI - VALORI MENSILI Il SUPERBONUS (110%-90%) Nel mese di agosto, secondo il monitoraggio ENEA-MASE, risultano 3.356 i nuovi interventi legati all’efficientamento energetico sostenuti dal Superbonus (110%-90%), per un ammontare di 2 miliardi. In confronto al mese precedente, si registra una flessione del -30,2% nel numero dei lavori e del -34,1% nell’importo. Su tale dinamica hanno inciso in parte le consuete chiusure estive che caratterizzano il mese di agosto. Dall’inizio del provvedimento, il numero totale degli interventi agevolati con il Superbonus energetico ha raggiunto le 425.351 richieste, per
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28 al Nord (51,1%), con il Sud (28,7%) e il Centro (20,2%) a seguire. Analoga la distribuzione degli importi, dove la macroarea settentrionale rappresenta il 51,7% degli importi aggregati, seguita dal Mezzogiorno con il 29,2% e dal Centro con il 19,1%. Regionalmente, al primo posto si conferma la Lombardia, seguita da Veneto, Emilia-Romagna e Lazio. Allo stesso modo, le performance delle quattro principali regioni meridionali, Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna, continuano a In particolare, l’ANCE stima che circa un terzo della crescita del PIL nei periodi considerati sia attribuibile all’edilizia. La misura di incentivazione fiscale, grazie anche alla possibilità di cedere il credito tramite le operazioni di sconto in fattura, ha dato il via ad un importante processo di efficientamento del patrimonio immobiliare italiano estremamente energivoro e vetusto. Infatti, il 74,1% degli edifici è stato realizzato prima dell’entrata in vigore della legislazione sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica. L’evidenza di una prima diffusa riqualificazione degli immobili trova riscontro nell’elaborazione effettuata dall’ANCE prendendo a riferimento il patrimonio immobiliare residenziale. Nel dettaglio, dall’analisi emerge che a livello nazionale il 5% degli edifici residenziali è stato sottoposto a interventi di efficientamento energetico, con dei picchi per le regioni più virtuose, quali Veneto, Trentino Alto-Adige e Toscana, che arrivano a toccare valori compresi tra il 7% e l’8%. Nelle regioni meridionali, tale incidenza (3,7%) si attesta al di sotto della media nazionale, principalmente a causa del clima più caldo e della maggiore rilevanza di edifici moderni (costruiti dopo il 1980) sul patrimonio totale. Alla luce di questo scenario, è necessario concepire il Superbonus non più come una misura emergenziale e temporanea, ma come un elemento centrale per una più vasta politica energetica e di sicurezza per il settore edilizio. Da questo punto di vista, l’ANCE propone una rimodulazione del Superbonus, con la finalità di renderlo una misura strutturale. La proposta, che mira a salvaguardare l’attuale regime dei controlli, privilegia la riqualificazione a livello di immobile, piuttosto che quella relativa alla singola abitazione, in maniera INTERVENTI* PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA INTERVENTI PER 100 EDIFICI RESIDENZIALI* risultare sostenute, sebbene in rallentamento rispetto ai mesi precedenti. Il Superbonus, in questi due anni, ha dimostrato di essere un importante driver di sviluppo sia per il settore delle costruzioni, sia per l’intera economia. Secondo l’ISTAT, infatti, la crescita complessiva del prodotto interno lordo nel biennio 2021-2022 si attesta al +10,9%, grazie all’importante contributo degli investimenti in costruzioni, trainati proprio dagli incentivi fiscali (Superbonus e bonus ordinari). COSTRUZIONI
29 tale da incentivare l’efficientamento di circa 120.000 edifici l’anno. Nel dettaglio, l’ANCE ritiene opportuno mantenere un’aliquota di detrazione fiscale pari al 70% per quegli interventi che portino al miglioramento di una classe sismica o di quattro classi energetiche, aliquota che verrebbe elevata al 100% nel caso di soggetti con quoziente familiare al di sotto di 15.000 euro. Allo stesso tempo, è di fondamentale importanza ripristinare la cessione del credito, sia per i capienti sia per gli incapienti, e l’istituzione di un fondo ad hoc per l’erogazione di mutui verdi garantiti dallo Stato, che permettano di finanziare le spese eccedenti. Il mercato immobiliare RESIDENZIALE Il mercato immobiliare residenziale, nel secondo trimestre del 2023, manifesta un’ulteriore flessione, dando seguito alla tendenza negativa in atto dalla fine dell’anno scorso (-8,3% nel primo trimestre del 2023 e -2,1% nel quarto trimestre del 2022). Gli ultimi dati disponibili dell’Agenzia delle Entrate confermano questo trend, con un calo tendenziale nel numero delle abitazioni compravendite del -16,0%, sintesi di una contrazione del -17,2% per i comuni capoluogo e di una flessione più contenuta per comuni minori del -15,4%. Su tale dinamica sta certamente incidendo il lento rientro dell’inflazione che, sebbene su valori più contenuti, continua a deprimere il potere di acquisto delle famiglie. Parallelamente, i progressivi aumenti dei tassi di interesse operati dalla BCE hanno indotto gli istituti di credito ad essere più selettivi nella concessione dei mutui. Infatti, secondo i dati di Banca d’Italia relativi al primo trimestre 2023, i nuovi mutui erogati alle famiglie per l’acquisto di un’abitazione registrano una importante flessione del -26% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Con riferimento alle otto principali città italiane per popolazione si registrano, nel complesso, circa 5.600 abitazioni acquistate in meno rispetto al secondo trimestre del 2022 (-16,4%). Di recente l’Agenzia delle Entrate ha reso pubbliche le stime, per il periodo 2011-2023, relative al numero di compravendite distinte tra nuove abitazioni ed esistenti. Dai dati riferiti al secondo trimestre del 2023, emerge che le transazioni riferite alle nuove abitazioni rappresentano il 7,6% delle compravendite complessive. Per il 2023, nonostante il cauto ottimismo della maggior parte degli analisti e delle istituzioni circa il miglioramento del contesto economico, Nomisma prevede una contrazione del numero di transazioni abitative del -12,4%. Nell’Osservatorio Immobiliare di luglio 2023, la società di ricerca stima che le compravendite raggiungeranno le 687 mila unità, un numero ben lontano dai valori realizzati durante il biennio precedente. L’andamento dei PREZZI di alcuni materiali da costruzione Nei primi otto mesi del 2023, il costo dei beni energetici e delle materie risulta in rallentamento rispetto ai massimi storici registrati nell’estate 2022. Dagli indicatori a disposizione dell’ANCE, si osserva, infatti, come i rincari, registrati già a partire dalla fine del 2020, a seguito della ripresa post pandemica e accentuatisi notevolmente in seguito allo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, abbiano ampiamente superato la fase di picco. In particolare, nel periodo compreso tra gennaio e agosto 2023, il prezzo del gas naturale ha registrato una forte contrazione in confronto ai valori rilevati nello stesso periodo dell’anno precedente (-67,1%), attestandosi su dei livelli in linea con quelli riportati a luglio 2021. Tale discesa, favorita dalla ripresa delle catene di approvvigionamento e dall’elevato riempimento degli stoccaggi in vista della stagione invernale, ha trainato verso il basso anche il costo dell’energia elettrica (-59,4% su base annua), essendo il gas uno dei principali combustibili utilizzato per alimentare le centrali termoelettriche. Il calo del prezzo dell’energia, a sua volta, ha influenzato anche il
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