Colore & Hobby - Ed. 440 marzo 2024

COLORE & HOBBY |3 EDITORIALE Per prevedere come sarà l’andamento del nostro settore nel 2024 è fondamentale capire se l’Italia continuerà ad essere in controtendenza rispetto agli altri Paesi europei e ai mercati extraeuropei di riferimento. L’area UE, infatti, nel 2023 ha segnato un decremento nei volumi di vendita compensato soltanto da un incremento in valore, dati che risentono della crisi tedesca e che confermano, più in generale, un trend negativo delle costruzioni in Europa che dura dall’inizio del 2022. Dati lontani dalle nostre performance, delle quali, tuttavia, è superfluo dire che sono state molto influenzate dagli incentivi. Adesso che molti Bonus edilizia sono stati depotenziati o interrotti, è prevedibile che nell’ambito delle costruzioni la partita si giocherà sugli investimenti legati al PNRR, di cui oltre la metà dovrebbero interessare il mondo delle costruzioni, e sulla fattibilità del Piano Europeo per l’Edilizia Green, due ambiti centrali per migliorare la sostenibilità ambientale e migliorare la qualità complessiva della nostra vita. La nostra opinione è che siano partite molto diverse: il PNRR coinvolge la committenza pubblica, i grandi prescrittori e il mondo dei general contractor, il Piano Europeo per l’Edilizia Green interessa maggiormente la committenza privata e guarda a lavori che chiunque può commissionare in qualunque momento. Questo per dire che nel primo caso la distribuzione avrà ricadute positive se i suoi partner fornitori saranno in grado di garantire i contatti, l’assistenza, la consulenza e la logistica necessari per gestire commesse e appalti importanti, nel secondo caso se sarà in condizione di sostenere la gestione economica e finanziaria di lavori che non godranno più degli sconti in fattura. Partite complesse, in ogni caso, che fanno prevedere alle aziende un anno in cui le vendite di fondi, pitture per esterno e, soprattutto, sistemi a cappotto subiranno un calo consistente. Diversa, invece, la situazione delle pitture per interni, per le quali è previsto un trend positivo trainato soprattutto dai prodotti speciali e da un buon rapporto qualità/prezzo. E anche per i segmenti più in difficoltà negli ultimi due anni -pitture per legno, smalti e finiture decorative-, le previsioni sono finalmente incoraggianti, rinfrancate anche dalla ciclicità che, passati quattro anni dall’inizio della pandemia che aveva trasformato gli Italiani in un popolo di pittori delle proprie abitazioni, finalmente richiederà nuovi interventi di pitturazione all’interno delle nostre case. VIERI BARSOTTI Ascolta gli altri editoriali nel programma PETROLIO Le previsioni per il 2024 scommettono sulla ripresa dei consumi di pitture per interni e sul calo di quelle per esterni. Ma attenzione: PNRR e Piano Europeo per l’Edilizia Green possono aprire nuovi scenari…

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