42| OTTOBRE 2024 lavorando con i falegnami della zona, la Brianza. Nel 1968, avevo 19 anni, purtroppo è morto prematuramente e mi sono trovato alla guida dell’azienda. Avevamo una piccola produzione locale, ma la mia intuizione fu quella di cominciare a vendere in giro per l’Italia e in quel modo di far crescere il business. Così, nel 1971 abbiamo costruito la mia prima fabbrica. Nel frattempo, stava cambiando anche il mondo della distribuzione che, da lì a poco, sarebbe stato sconvolto dall’arrivo della grande distribuzione e dei format della distribuzione moderna. Cambiava il modo di lavorare, quello di vendere e, quindi, doveva cambiare anche quello di produrre. In pochi anni mi sono trovato a dover trattare con realtà internazionali e l’unica opportunità per cavalcare l’onda era quella di far crescere la dimensione aziendale, raggiungere fatturati importanti che rappresentassero una garanzia per i clienti e per i fornitori. Una crescita che doveva avvenire in tempi rapidi… Luigi Nespoli- Certo, perché era indispensabile crescere per essere credibili e farlo in più direzioni, non solo territorialmente ma anche nell’approccio al settore, ragionando sulle gamme e sui bisogni dei clienti. Quindi, pennelli, rulli ma anche spatole, attrezzature per gli applicatori, prodotti per proteggere, per mascherare e per pulire. Il mercato chiedeva e noi avevamo capito come rispondere: acquistando aziende, accorpando attività in modo che fossero complementari e non si sovrapponessero. Un lavoro lungo e complicato… Luigi Nespoli- Bisognava operare in modo che si potesse creare un Gruppo, avendo cura di assecondare il mercato di riferimento di ogni Paese e imparando a ragionare in funzione di ogni singola realtà: spagnoli in Spagna, francesi in Francia, tedeschi in Germania e così via. Le nostre acquisizioni di aziende ci hanno permesso di aumentare le capacità produttive e di rispondere alle esigenze della grande distribuzione in tutta Europa. Ogni fabbrica, ancora oggi, produce per il suo mercato locale e per il Gruppo: in questo modo abbiamo costruito un network di industrie, ognuna specializzata in un ambito specifico, con tecnologie dedicate e integrata nel Gruppo. Per finire, abbiamo creato anche un’industria -Baycinco- che studia e produce macchinari per noi, sulla base delle nostre esigenze produttive e tecniche con un grande vantaggio sinergico e competitivo. Insomma, un Gruppo di respiro internazionale… Alessandro Nespoli- La nostra strategia commerciale distributiva ha come core business il mercato europeo, le opportunità che ci si presentano nel resto del mondo sono considerate tali. Per noi, infatti, non è l’export il fulcro dell’attività di diffusione dei prodotti: il nostro modo di concretizzare l’export è sempre avvenuto acquisendo una realtà produttiva in loco e nell’integrarla nel Gruppo. Pensiamo che questa politica paghi nel breve e nel lungo periodo e contribuisca a ottimizzare i rendimenti e limitare i rischi. Come si colloca la vostra presenza in Cina in questo progetto? Luigi Nespoli- Il primo viaggio in ATTUALITÀ AZIENDE I PIÙ… • Il più venduto in Italia: Rullo non stop • Il primo arrivato: pennello per la colla per il legno • L’ultimo arrivato: pennello ecologico Zeroloss • Il manico più esclusivo: manico per rulli in fibra di carbonio Friess • Il sistema più funzionale: il sistema di aggancio Click&Roll® e il contenitore Freshbox® • Il filamento più performante: FillPro® • Il rullo più amato: Malerstreif®
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