petenze degli operatori e la necessità di un piano a lungo termine per la transizione, argomenti fondamentali per rendere reale la sostenibilità in edilizia. L’indagine Cortexa La ricerca -coordinata e diretta dal gruppo Origgi Consulting- si è sviluppata all’interno di un mercato che è stato presentato con dovizia di particolari dagli ospiti di Cortexa per l’evento: Stefano Deri, presidente; Federico Tedeschi, presidente della commissione tecnica; Diego Marcucci, coordinatore del gruppo di lavoro per la sostenibilità e Alessandro Monaco, presidente della commissione per la comunicazione. Premesse e argomentazione del gruppo di lavoro indicano chiaramente il sistema di isolamento a cappotto come protagonista principale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità indicati dalle normative cogenti e dai contesti edili in cui ci si trova ad operare in Italia. È, altresì, evidente la funzionalità espressa dall’isolamento a cappotto in un miglioramento tangibile del benessere abitativo e, più in generale, di quello della collettività. I nodi da sciogliere affinché la maggiore diffusione di questa soluzione costruttiva si concretizzi sono connessi a strategie di incentivazione coerenti e ben concertate, a una diffusione della cultura in materia in termini progettuali ed esecutivi, all’esclusivo utilizzo di sistemi certificati ETA, al rigore della regola d’arte applicativa e alla conoscenza effettiva dei benefici che derivano dal suo utilizzo. Lo stato dell’arte del mercato dei sistemi di isolamento a cappotto Il sistema di isolamento termico a cappotto dell’involucro edilizio rappresenta una priorità nelle strategie di riqualificazione energetica del parco immobiliare europeo. I dati confermano l’efficacia e la sostenibilità dell’isolamento termico a cappotto, specialmente in Italia. Il settore abitativo europeo è responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra e, di conseguenza, contribuisce ad acuire problematiche ambientali e sociali, quali la dipendenza e la povertà energetica. La versione del PNIEC -Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima- di giugno 2024 quantifica in circa 2,6 milioni il numero di famiglie italiane che nel 2022 non sono state in grado di riscaldare adeguatamente la propria abitazione, pari al 9,9%
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