SPECIALE LEGNO MERCATO cati e ad alte prestazioni. Natascia Rossetto - Il mercato delle vernici per legno è destinato a crescere, trainato dall’interesse per la sostenibilità e dall’evoluzione delle normative ambientali. Remmers già da tempo ha preso questa direzione: il Gruppo ha annunciato piani per migliorare l’efficienza nell’uso di materie prime e sviluppare ulteriori soluzioni sostenibili che riducano l’impatto ambientale attraverso una gestione responsabile delle risorse e un ciclo produttivo più ecologico. Lorenzo Testa - Il sentimento percepito tra clienti e fornitori porta ad essere prudenti anche a causa dell’influenza che potrebbe avere la nuova leadership statunitense riguardo ai dazi e ai costi di import-export, cambiando le condizioni attuali di commercio con gli USA e, a cascata, con le altre potenze commerciali. Guardiamo, comunque, al 2025 come un anno dove rafforzeremo la nostra quota di mercato, forti degli accordi commerciali già siglati durante l’esercizio attuale con nuovi ed importanti clienti. Guerre e tensioni internazionali stanno cambiando il mercato e le condizioni di disponibilità e approvvigionamento delle materie prime? Giulia Croce - I recenti conflitti internazionali e le tensioni geopolitiche hanno fortemente impattato soprattutto sull’approvvigionamento e la reperibilità di alcune materie prime. La disponibilità di componenti fondamentali come pigmenti e additivi è stata messa a dura prova dal conflitto russo-ucraino, con significative interruzioni nella catena di approvvigionamento. Altre materie prime sono state, invece, interessate da un aumento dei prezzi conseguente all’innalzamento dei costi dell’energia e del trasporto. Per ovviare a questa situazione ci si è orientati verso alternative locali, cercando al contempo soluzioni più innovative e sostenibili con costi di produzione però più elevati che impattano alla fine sui consumatori finali, ma che aprono la strada a nuove prospettive per i produttori. Dario Nasuelli - Sicuramente la situazione geopolitica internazionale ha cambiato la nostra economia e le tensioni generali hanno portato a notevoli cambiamenti: prima la pandemia, poi i conflitti e le speculazioni sui costi delle materie prime, tutto questo è l’origine di quanto sopra evidenziato. In Italia, se non ci fosse stato l’intervento del Governo con gli incentivi in edilizia, molto probabilmente non avremmo avuto un PIL favorevole come negli ultimi due/ tre anni. In questo momento anche la spinta del PNRR può aiutare la ripresa nel settore pubblico, ma molto meno nel privato che probabilmente continuerà a soffrire ancora. Riguardo la disponibilità e l’approvvigionamento delle materie prime, la situazione rimane instabile. Non si riscontrano carenze generalizzate, ma si registrano forti ritardi nelle consegne e instabilità dei prezzi per alcune materie prime di origine petrolchimica. La situazione è ancora più complessa per le materie prime derivanti da fonti naturali, dove i tempi di approvvigionamento e i prezzi dipendono direttamente dai raccolti, soggetti a variazioni impreviste. Marco Canciani - Da anni si parla di una difficoltà nel reperire la materia prima, è difficile valutare se sia frutto di una speculazione per aumentare i prezzi o se il tema sia reale. Magari questo problema può avere un impatto diretto importante sui combustibili, ma in edilizia non abbiamo riscontrato scelte tecniche e progettuali diverse, legate alla mancanza e al costo del prodotto. C’è stata difficoltà subito dopo il Covid con la ripresa repentina del mercato, ma la situazione della mancanza di materie prime ora sembra risolta. Per i prezzi c’è l’incognita riguardante le tensioni sui prezzi tra Europa e Cina. Marco Mastandrea - L’instabilità geopolitica internazionale sta sicuramente influenzando molto il cambiamento del mercato. Fino ad oggi tutta la chimica alla base del nostro mercato è stata strettamente dipendente dal petrolio. Questo la porta a essere molto fluttuante sia in termini di disponibilità sia di prezzi/costi. Anche per questi motivi la chimica del coating sta iniziando ad approcciarsi ad una tecnologia a base di materie prime create partendo da sostanze bio-rinnovabili. Se fatto in maniera coscienziosa potrà permettere una maggiore indipendenza e stabilità per il nostro settore. Marta Feroni - Le guerre a nostro avviso stanno inconsciamente creando un’incertezza diffusa che porta il consumatore a rimandare scelte non indispensabili per il primissimo futuro. Sotto il punto 22| NOVEMBRE/DICEMBRE 2024
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