COLORE & HOBBY |53 Foto di gruppo per il team Edil Arena: al centro Angelo e Francesca, fondatori dell’attività. A destra, Pasquale e Domenico Sorrentino. trenta persone tra titolari, dipendenti e collaboratori che vi lavorano, che ha saputo attraversare oltre mezzo secolo di storia del Paese e adattarsi alle evoluzioni del nostro settore: prima attraverso lo spirito di sacrificio dei fondatori, Angelo Sorrentino e Francesca Arena, che avviano una piccola attività di cemento e materiali edili con deposito all’inizio degli anni Settanta; poi, per il merito e l’abilità dei quattro figli della coppia -Pasquale, Graziano, Antonio e Domenico- nel consolidarla inserendo merceologie nuove e nell’affrontare i grandi cambiamenti di questi ultimi venti anni; infine, grazie alla riconoscenza e alla responsabilità che le nuove leve cariche di aspettative -Sofia e i suoi cugini Francesca, Angelo e Lorenzo- si caricano sulle spalle per un passaggio generazionale ancora lontano ma in realtà già iniziato per rimanere al passo con i tempi e affrontare consapevolmente le sfide del futuro. La storia di Edil Arena parla di grandi sforzi e della fatica quotidiana per comprare i terreni e la cava per sviluppare l’attività, ma anche della gratificazione e del successo grazie ad una competenza ed una professionalità maturate nel tempo e ad una ricchezza merceologica che fa di questa rivendita un punto di riferimento imprescindibile sul territorio di Vibo Valentia, con una struttura di 4500 metri quadrati su tre piani e su un terreno di 14000 metri quadrati totali. E a proposito di ricchezza merceologica, sorprende l’attenzione che la famiglia Sorrentino -in particolare Domenico e Pasquale- ha sempre riservato al colore: da semplice completamento dell’offerta nei primi anni dell’attività, come da tradizione delle rivendite edili, i fratelli intuiscono presto le opportunità offerte dalle pitture e già nel 1997 inseriscono un primo tintometro. È l’inizio di un amore che non si interrompe più, che oggi rappresenta il 25% del fatturato realizzato grazie a personale specializzato, ampiezza e profondità di gamma, 5 tintometri e 600 metri quadrati dedicati e che attraverso varie fasi ha portato alla scoperta di Cromology e di MaxMeyer in particolare. Sono Domenico e Pasquale, insieme a Sofia in rappresentanza della terza generazione Sorrentino, a raccontarci l’evoluzione del colore e, successivamente, la nascita e lo sviluppo della partnership con MaxMeyer. Perché il colore è sempre stato al centro delle vostre attenzioni? Domenico - Abbiamo sempre avuto l’idea che in questa zona, dove per trovare i prodotti necessari per costruire o ristrutturare un’abitazione occorre a volte fare molti chilometri, una rivendita che offrisse la maggior parte dei prodotti e delle soluzioni sarebbe stata apprezzata dai clienti. Così, negli anni, l’assortimento merceologico si è ampliato e ci abbiamo messo poco a capire tutte le opportunità che il colore ci avrebbe offerto. Data la nostra vocazione per il mondo professionale, è stato naturale guardare dapprima al mondo
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