COLORE & HOBBY |117 tore, dalla scarsità di materia prima legnosa -se non si interverrà in maniera tempestiva sulla gestione del patrimonio boschivo- alla valorizzazione dei prodotti made in Italy in ottica di una filiera corta, oltre a porre l’attenzione alle certificazioni di settore, fondamentali per valutare l’impatto ambientale e garantire alti standard qualitativi. I contributi del convegno Franco Bulian, direttore del Catas, ha spiegato come il Life Cycle Assessment (LCA) -una metodologia per quantificare emissioni, risorse consumate e impatti dei prodotti sull’ambiente e la salute- per i prodotti del legno-arredo possa essere uno strumento per il miglioramento delle performance aziendali e per l’adeguamento alla normativa sull’Ecodesign (ESPR). Günther Gantioler, direttore di TBZ, ha invece presentato il protocollo “Active House” per valutare il comfort abitativo e alcune best practice per migliorare, anche a livello progettuale, la qualità degli edifici. Il convegno ha visto anche la partecipazione dello Studio Lombardini22, che ha illustrato il proprio approccio al benessere abitativo attraverso il caso studio di Nervesa 21, in cui, grazie anche all’utilizzo di strumenti innovativi basati sulle neuroscienze, ha focalizzato l’attenzione sugli aspetti sensoriali dell’interazione tra spazio fisico, emozioni e benessere umano. Il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, ha sottolineato come “il settore, che abbraccia tutto il ciclo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito, si distingue per la valorizzazione di un materiale intrinsecamente sostenibile come il legno e per i grandi sforzi messi in campo dalle aziende per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità che non devono mai prescindere dalla sostenibilità economica e dal sostegno alle filiere produttive. Motivo per cui -continua Feltrin- la Federazione è presente e vigile ai tavoli europei nell’interesse dei suoi associati. Qualità dei manufatti, materiali sostenibili e certificati, modelli di business sempre più circolari sono i punti di forza di una filiera davvero corta e di un’industria che ha deciso di essere parte attiva e propositiva di un percorso che è anche culturale. Il confronto con i nostri imprenditori e con esperti sul tema del benessere abitativo va proprio in questa direzione: vogliamo e possiamo essere concretamente motore di un nuovo concetto dell’abitare, quale mezzo non solo per il raggiungimento di obiettivi quantitativi decisi dal legislatore, ma per obiettivi qualitativi che incidono sulla vita dei singoli e delle comunità”. Anche la tracciabilità di qualità e origine della materia prima è un aspetto cruciale, come sottolineato da Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli, secondo cui sta aumentando la responsabilizzazione collettiva per un uso del legno più etico e rispettoso della crescente scarsità delle materie prime a livello mondiale. Questa situazione dovrebbe portare ad abbracciare normative più stringenti sulla sostenibilità del legno utilizzato e sulla legalità della sua provenienza. Sarebbe inoltre necessario -sostiene Fantoni- sviluppare l’economia circolare della filiera, attraverso il rafforzamento della responsabilità estesa dei produttori, da estendersi a tutte le categorie di prodotti legnosi, e rendere più condiviso e regolamentato il principio dell’uso a cascata del legno per valorizzarlo al massimo. Durante l’evento si è anche sottolineato come il legno sia anche parte di un’economia circolare rispetto all’utilizzo e al rilascio di anidride carbonica. Utilizzare legno proveniente da gestione forestale sostenibile, garantendo tracciabilità della catena di fornitura, non solo preserva le risorse naturali, ma promuove anche la salute degli ecosistemi forestali, ha spiegato Alessandro Calcaterra, delegato foreste/certificazioni forestali di FederlegnoArredo e presidente di Fedecomlegno, federazione da sempre impegnata nel valorizzare l’uso a cascata del legno, un materiale a bilancio neutro di CO2, e a contribuire a una filiera corta per auspicare a una maggiore autosufficienza nazionale. In tema di comfort abitativo ed efficienza energetica, Andrea Bazzichetto, presidente di EdilegnoArredo, ha sottolineato l’importanza della produzione di finiture di alta qualità: “Investire nel benessere abitativo e in prodotti adatti alle proprie esigenze non è solo una scelta etica ed estetica, ma anche una decisione cruciale per la salute. Dal comfort termico alla luminosità, passando dalla sicurezza e dal tasso di umidità dell’aria, è evidente che optare per pavimenti, porte e serramenti di legno influenza in modo significativo la qualità della nostra vita, contribuendo a rendere più salubri e confortevoli gli ambienti in cui scegliamo di vivere”. Il ruolo strategico del sughero Infine, il comparto del sughero è stato riconosciuto per il suo impatto positivo sulla bio-edilizia, fondamentale per la promozione di abitazioni più sane e sostenibili. Andrea Gava, presidente di Assoimballaggi, ha evidenziato le eccezionali proprietà di isolamento del sughero, un materiale ecologico e rinnovabile: ogni tonnellata di sughero -ha ricordato- sequestra fino a 73 tonnellate di CO2, contribuendo alla riduzione del riscaldamento globale. .
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