COLORE & HOBBY |123 mentalità. Se un oggetto è vecchio e ci sembra arrivato al termine della propria esistenza, dobbiamo semplicemente provare a pensare per lui un altro scopo. Tramite questo processo, quindi, è possibile dare sia una nuova vita a un materiale che chiunque vedrebbe come un rifiuto, ma oltre a questo l’obiettivo è dargli maggiore qualità. • Riusare, ovvero la seconda vita degli oggetti. Riusare è un verbo che si riferisce ad un’azione immediata e significa riutilizzare un oggetto, un attrezzo, una cosa che non è ancora diventato rifiuto con la stessa finalità per cui era già stato utilizzato in precedenza. Può essere definito come uno stile di vita, un atteggiamento mentale e culturale che porta inevitabilmente a trasformarsi in una vera e propria attività economica caratterizzata dalla capacità di reinventare e di ricollocare prodotti e beni ancora riutilizzabili. • Recuperare, ovvero trasformare i rifiuti in energia. Il recupero è inteso soprattutto come recupero di energia. Il recupero di materiale rientra generalmente in una delle azioni illustrate sopra, per esempio, nel riusare o nel riciclare. La parte dei rifiuti non riciclabile e/o non riutilizzabile, invece, può essere trasformata in energia termica e/o elettrica negli impianti di termovalorizzazione, sempre in alternativa all’uso della discarica. • Ridurre, ovvero la chiave per una sostenibilità a lungo termine. La riduzione viene definita come ‘strategia vincente’ a lungo termine. Per questo motivo le principali decisioni in tal senso devono essere effettuate dalla politica, che deve definire le corrette linee comportamentali (e non) da seguire per poter mettere in pratica una concreta riduzione all’origine dei rifiuti. A livello di singolo cittadino, un’azione sicuramente utile è quella, durante l’acquisto, di scegliere prodotti con imballaggi ridotti e/o riutilizzabili, oppure, laddove possibile, di provvedere e diffondere la cultura dell’acquisto di prodotti sfusi o a ridotta presenza di imballaggi a perdere. • Raccogliere, ovvero il primo passo nella gestione sostenibile dei rifiuti. La raccolta differenziata avviene attraverso la separazione dei rifiuti prodotti, per categorie di materiali e di imballaggi. Seguendo le linee dettate dalle amministrazioni locali, utilizzando i corretti contenitori e attraverso le differenti modalità a disposizione (porta a porta, contenitori stradali, isole ecologiche), l’obiettivo è quello di ridurre il volume finale dei rifiuti da destinare alle discariche e di risparmiare materie prime ed energia. Fonti di energia: rinnovabili vs non rinnovabili Il fabbisogno energetico globale sta cambiando, spingendo verso una transizione dalle fonti tradizionali di energia a quelle più sostenibili. Le fonti di energia possono essere suddivise in due categorie principali: energie rinnovabili e energie non rinnovabili. Ognuna ha implicazioni diverse per l’ambiente e la salute, nonché per i costi energetici e la disponibilità futura. Esploriamo allora entrambe le categorie, per comprendere le opportunità e le sfide legate all’utilizzo di ciascuna. Energie rinnovabili, il futuro energetico sostenibile. Il termine ‘energia rinnovabile’ indica tutte le fonti di energia non soggette ad esaurimento e con un limitato impatto ambientale. Nel corso degli ultimi decenni, a seguito di importanti innovazioni tecnologiche, le energie rinnovabili hanno trovato numerosi impieghi tra cui, ad esempio, la produzione di energia elettrica, il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti e dell’acqua sanitaria, l’utilizzo nei trasporti e nel settore agricolo. I vantaggi per la salute dell’uomo e dell’ambiente in virtù dell’utilizzo di energie rinnovabili sono diversi. Rispetto alle fonti fossili, che generano sostanze inquinanti e sono una delle cause principali di effetto serra e riscaldamento globale, quelle rinnovabili sono sostenibili: producono elettricità in modo pulito. Inoltre, gli impianti con cui viene prodotta energia elettrica da fonti rinnovabili sono sicuri, stabili ed efficienti. Altro aspetto da considerare è quello relativo alle spese e ai costi in bolletta, decisamente inferiori quando si utilizzano fonti di energia rinnovabili. Tra le principali ci sono: • energia solare, una delle fonti più pulite e diffuse. Può essere utilizzata tramite pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica o impianti termici per il riscaldamento e la climatizzazione. grazie agli sviluppi tecnologici, il costo di installazione è notevolmente diminuito negli ultimi anni, rendendo l’energia solare sempre più accessibile. l’energia solare potrebbe potenzialmente soddisfare l’intero fabbisogno energetico mondiale, ma è importante anche massimizzare la sua efficienza e applicazione; • energia eolica, che sfrutta il movimento del vento per produrre energia meccanica ed elettrica tramite pale eoliche. In alcuni paesi, come la Danimarca, l’energia eolica copre una parte significativa del fabbisogno energetico, come nel caso del 43% raggiunto nel 2015. L’Italia ha ampi spazi per l’implementazione dell’energia eolica, soprattutto nelle regioni con forti venti;
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