COLORE & HOBBY |15 Sì, il mercato italiano si distingue per una marcata dipendenza dagli incentivi fiscali, che negli anni precedenti hanno fortemente condizionato la domanda. La fine del Superbonus ha inevitabilmente portato a un ridimensionamento, con una maggiore selettività negli investimenti. A livello internazionale, le dinamiche variano. In Europa, il mercato è più frammentato. La Germania sta affrontando una recessione tecnica, mentre paesi come Francia e Spagna hanno mantenuto una crescita più costante. Negli Stati Uniti, il comparto edilizio ha dimostrato maggiore resilienza, grazie a investimenti mirati nella riqualificazione urbana e nelle infrastrutture. In Cina, il rallentamento del settore immobiliare ha ridotto la domanda di materiali per l’edilizia, con ripercussioni sull’intera filiera produttiva. L’Italia, pur avendo registrato una flessione, sta puntando su una maggiore specializzazione del mercato e sulla qualità dei prodotti, elementi che potrebbero rivelarsi strategici per il futuro del settore e che distinguono il nostro panel di aziende associate. Quanto hanno influito a costruire questo scenario le politiche legate ai Bonus per Edilizia? Cosa ci potrebbe auspicare in merito per migliorare le performance del settore? Il Superbonus 110% ha avuto un impatto profondo sul settore, generando una crescita straordinaria e, al contempo, creando squilibri nel mercato. Il 2024 ha segnato una fase di normalizzazione, con un calo fisiologico nei volumi e una riorganizzazione dell’offerta. L’uscita dagli incentivi ha comportato un ridimensionamento della domanda, soprattutto nel residenziale, che aveva beneficiato maggiormente del Superbonus. E, poi, ha causato
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