COLORE & HOBBY |87 di sicurezza, nonostante l’alto impegno economico e il lavoro continuo di monitoraggio necessari per ottenerle. Queste certificazioni si stanno diffondendo, segno di un impegno concreto nel rispetto delle normative ambientali e di sicurezza. In particolare, le aziende stanno prestando attenzione agli indicatori legati alle emissioni di gas serra, sia dirette (Scope 1) sia indirette (Scope 2), ma anche alle emissioni Scope 3, ossia quelle prodotte dai fornitori e dai clienti. Questi ultimi rappresentano un ambito che sta acquisendo sempre maggiore rilevanza, in quanto le aziende si stanno adattando alle nuove richieste normative e ai driver legislativi che impongono misure sempre più precise per il controllo delle emissioni. Le normative future: sfide e opportunità Un altro aspetto cruciale emerso dal Rapporto è il crescente coinvolgimento del settore delle vernici nel Regolamento Quadro 2024/1781 “Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR)”. Questo strumento mira a definire le caratteristiche di progettazione che i prodotti devono avere per essere considerati sostenibili dal punto di vista ambientale. Tra gli aspetti chiave di questo regolamento ci sono l’uso responsabile delle risorse, la riciclabilità dei componenti e la tracciabilità delle sostanze critiche. Accanto a questo, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) sta emergendo come un’altra importante normativa per la rendicontazione della sostenibilità aziendale. Assovernici ha focalizzato l’ultima assemblea associativa proprio su questa direttiva, vedendola come un’opportunità per rafforzare l’identità ESG delle aziende. Tuttavia, resta da vedere come queste normative verranno implementate dalla nuova Commissione Europea, con la speranza che non diventino un ostacolo alla competitività del settore. Prospettive per il futuro e novità nel rapporto Guardando al futuro, Assovernici intende continuare con la raccolta annuale dei dati, al fine di monitorare i progressi e definire tendenze sempre più significative nel tempo. È probabile che nella terza edizione del Rapporto emergeranno nuovi elementi o novità, a misura che il settore e le normative evolvono. L’obiettivo è mantenere un flusso continuo di informazioni che possa essere di stimolo per tutte le aziende associate a proseguire nel loro percorso di miglioramento della sostenibilità. La sostenibilità come strumento di competitività Un altro aspetto interessante del Rapporto di Sostenibilità è il ruolo che il benchmarking gioca nell’evoluzione delle aziende. Grazie alla possibilità di confrontare le proprie performance con quelle delle altre imprese del settore, le aziende possono identificare aree di miglioramento e stabilire obiettivi più ambiziosi in termini di sostenibilità. Questo stimola una crescita continua, facendo della sostenibilità non solo una necessità etica, ma anche uno strumento strategico per rimanere competitivi nel lungo termine. Le sfide normative e la complessità regolatoria Oggi, il panorama normativo è una delle principali sfide per le aziende del settore chimico e delle vernici, in particolare per quanto riguarda i regolamenti come l’ESPR e la riforma del Regolamento REACH. La difficoltà principale è l’incertezza sulle modalità di implementazione di queste normative, che coinvolgono aspetti delicati come la registrazione dei polimeri e le restrizioni sull’uso di sostanze chimiche nei prodotti destinati ai consumatori. La crescente complessità delle normative, unitamente alle difficoltà economiche legate all’inflazione e alla scarsità di materie prime, rende ancora più arduo per le aziende mantenere il passo con gli impegni ambientali e sociali richiesti. .
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