Colore & Hobby - Ed. 448 gennaio/febbraio

92| GENNAIO/FEBBRAIO 2025 sa rinnovabile, che riduce la dipendenza dai combustibili fossili. Inoltre, l’anidride carbonica emessa durante la combustione della biomassa è parte dell’ecosistema naturale, evitando l’aggravamento del riscaldamento globale. • Gestione dei rifiuti: utilizzare i residui organici per produrre energia aiuta a ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche e riduce la necessità di inceneritori. • Sostenibilità e continuità: la biomassa è una fonte energetica che può essere stoccata e prodotta in base alle esigenze specifiche, garantendo una fornitura continua di energia. • Sviluppo economico e agricolo: l’agricoltura e l’industria possono essere incentivate a produrre biomassa, generando una nuova filiera produttiva che offre occupazione e opportunità economiche. • Riforestazione: la crescente domanda di biomasse può stimolare la riforestazione e la gestione sostenibile delle terre incolte. Nonostante i numerosi vantaggi, bisogna considerare che l’utilizzo delle biomasse presenta anche degli svantaggi e delle criticità. • Impatto ambientale: la produzione intensiva di biomassa, soprattutto legno, può causare deforestazione e perdita di biodiversità. Sebbene la riforestazione possa mitigare parte di questi effetti, non può compensare completamente i danni ecologici. • Emissioni di polveri sottili: la combustione delle biomasse, seppur meno inquinante rispetto ai combustibili fossili, può comunque generare polveri sottili e altre emissioni che impattano sulla qualità dell’aria e sulla salute umana. • Costi e logistica: la raccolta, il trasporto e il trattamento delle biomasse possono essere costosi e richiedere un’organizzazione logistica complessa, soprattutto in caso di grandi impianti che necessitano di biomassa in grande quantità. • Spazi limitati: la produzione su larga scala di biomassa richiede ampie aree agricole o forestali e la conversione di terreni agricoli in colture destinate esclusivamente alla biomassa può competere con altre necessità alimentari o ecologiche. • Processi non sempre puliti: seppur considerata una fonte di energia più ecologica, la biomassa non è priva di problematiche. Non sempre i materiali bruciati per la produzione di energia sono al 100% naturali, come, ad esempio, nel caso del combustibile solido secondario, di origine plastica. È difficile sostenere, quindi, che l’energia da biomassa sia completamente pulita. La situazione in Italia e nel mondo La produzione di elettricità da biomasse ha registrato una crescita costante, tant’è vero che nell’ultimo decennio, le biomasse si sono rivelate, dopo l’eolico e il solare fotovoltaico, la fonte rinnovabile con il maggior sviluppo. In Italia (dati del 2022) gli impianti a biomassa per la produzione di energia elettrica attivi sono circa 2.700, localizzati principalmente tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Riguardo ai dati di sfruttamento di questa forma di energia, il report di Terna sui consumi elettrici in Italia nei primi sei mesi del 2024 riportava che il 9,3% dell’energia rinnovabile usata per coprire la domanda elettrica nel mese di giugno 2023 arriva da biomasse. Per quanto riguarda l’uso delle biomasse nel mondo i dati (aggiornati al 2023) dell’International Renewable Energy Agency (IRENA) dicono che tre quarti dell’uso di energia rinnovabile è costituita da bioenergia, di cui oltre la metà è caratterizzata dall’uso di biomassa per scopi domestici. La capacità complessiva di tutte le centrali installate nel mondo tra il 2011 e il 2023 è passata da 72.652 MW a 150.261 MW. Il primato è della Cina, con un 31.255 MW; segue il Brasile che con 17.596 MW resta il paese con il più grande potenziale energetico da biomassa al mondo. Nel settore dei biocarburanti è infatti capofila: qui le auto prodotte sono in grado di funzionare con benzina, bioetanolo o un mix dei due. . FOCUS SOSTENIBILITÀ BIOMASSE DESIGNED BY FREEPIK

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