Colore & Hobby - Ed. 450 aprile

COLORE & HOBBY |3 EDITORIALE La speranza di tutti gli operatori è che il grande gelo del primo trimestre dell’anno si possa finalmente sciogliere con l’arrivo dei mesi tradizionalmente più favorevoli per l’utilizzo dei prodotti vernicianti. La fine degli incentivi destinati alla riqualificazione ha creato un vero e proprio immobilismo nell’ambito delle ristrutturazioni: oggi i committenti, terminato il periodo eccezionale in cui tutti i soldi spesi venivano restituiti, aspettano di sapere se nuovi aiuti permetteranno di recuperare almeno una parte dell’investimento oppure se i costi andranno sostenuti totalmente in proprio. A sentire operatori e associazioni, è improbabile che qualche provvedimento possa portare nuovo impulso nel corso dell’anno: l’unico ambito in cui si registra ancora dinamicità è quello legato ai lavori pubblici e industriali interessati dal PNRR, con buona pace di chi fatica o non riesce proprio ad accedere agli appalti. Per questo, le industrie del settore ragionano su quali scenari si troveranno ad affrontare nei prossimi anni in ambito residenziale -quello più vicino alla maggior parte dei produttori e dei loro rivenditori- partendo dal lascito dell’ultimo triennio, unicum non significativo nei volumi e nei fatturati realizzati. Le riflessioni cominciano dall’analisi del nostro patrimonio edilizio. Quello esistente, in larga parte obsoleto, sarà certamente interessato dagli interventi di efficientamento legati al Green Deal, che dovrebbero riqualificare entro il 2030 e 2035 milioni di abitazioni per ridurre significativamente il consumo di energia: tuttavia, appare difficile raggiungere questo obiettivo senza che -nuovamente- sia possibile accedere a finanziamenti o Bonus a supporto degli interventi. Sul varo di nuove agevolazioni si registra un moderato ottimismo, sperando questa volta in una semplificazione dei processi burocratici, in regole certe e in azioni sostenibili economicamente, in modo tale da pianificare gli interventi nel medio-lungo periodo. Sul fronte, invece, dell’edilizia di nuova costruzione, si assiste allo spostamento verso modelli più industrializzati, sostenibili e digitalizzati, un approccio che permette di ridurre gli sprechi di materiali, di migliorare la sicurezza in cantiere e di rendere più semplice la certificazione dei materiali e delle performance ambientali ed energetiche. Progettazione modulare e prefabbricazione sono le parole chiave di questa nuova frontiera del costruire, che sicuramente conoscerà un grande sviluppo nei prossimi anni. E la distribuzione come risponderà a questi cambiamenti? Il grande fermento degli ultimi anni ha permesso il rafforzamento di molti operatori in chiave di efficienza, miglioramento dei servizi e del livello di professionalità complessiva. Difficile pensare, però, che non ci sarà una selezione della numerica complessiva che premierà quelli più attrezzati e legati a partnership solide e virtuose con i fornitori. Nel frattempo si assiste alla crescita di multipoint di un’unica proprietà che migliorano la massa critica, con una rete propria di agenti, con una multispecializzazione crescente in settori emergenti come i sistemi a secco, con la capacità di evolvere cercando il giusto equilibrio tra innovazione, capacità di adattamento e solidità delle proprie basi aziendali. VIERI BARSOTTI Ascolta gli altri editoriali nel programma PETROLIO Dopo gli anni dei Bonus, gli operatori si interrogano su come cambierà l’edilizia nei prossimi anni. E su quale sarà il profilo emergente del distributore di successo…

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