Colore & Hobby - Ed. 450 aprile

COLORE & HOBBY |47 Gli eventi e le tensioni nazionali e internazionali hanno un’inevitabile ripercussione sul settore dell’edilizia e, di conseguenza, su quello dei prodotti vernicianti, così come la presenza o l’assenza di incentivi per il settore fanno la differenza nel segnare il suo stesso andamento. Emerge, dunque, un quadro del mercato incerto con andamenti che sono influenzati, di volta in volta, dalle strategie e dagli assetti delle aziende. E a proposito del futuro più prossimo i nostri interlocutori sono ottimisti ma con prudenza… Si è chiuso il primo trimestre dell’anno: come giudica l’andamento del mercato fino ad oggi e quali sono gli elementi che lo hanno maggiormente influenzato? Roberto Meregalli - L’andamento del mercato nel primo trimestre è stato decisamente negativo per molteplici motivazioni: la fine definitiva degli incentivi fiscali per le facciate degli edifici a cui si sono aggiunte le ben note forti tensioni internazionali a livello politico ed economico che hanno portato tutti gli attori del mercato ad essere molto prudenti e, quindi, a un calo generale del lavoro, che ha colpito soprattutto la parte di edilizia privata e residenziale, più le piccole imprese che le medie e grandi impegnate in progetti di più ampio raggio e durata. Marco Canciani - C’è stata un’attesa frenata fisiologica legata alla variazione degli incentivi che ora sono meno sostanziosi. Mario Valoriani - L’andamento per Casati è stato positivo nel primo trimestre, in un contesto di mercato caratterizzato da alcune incertezze e da una contrazione del sell-out. Va considerato che, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i primi mesi del 2025 sono stati meno influenzati dalla spinta residua del Superbonus 110%. Mario Paganelli - Il primo trimestre 2025 si è chiuso al di sotto delle nostre aspettative, principalmente a causa di un totale immobilismo nell’ambito dei lavori riguardanti le ristrutturazioni. La scia negativa del post Superbonus, il blocco dovuto al disegno di legge Salva Milano, la stagnazione del mercato del nuovo, per noi sono i maggiori elementi che hanno frenato il nostro mercato. Solo un po’ di progetti legati al PNRR stanno smuovendo le acque. Stefano Deri - Il primo trimestre ha registrato un andamento positivo rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, al di là dei numeri, lo scenario è profondamente cambiato. Nei primi mesi del 2024 si percepiva ancora l’effetto residuo degli incentivi fiscali legati a cantieri avviati ma non conclusi. Di conseguenza, in termini di prodotti e canali, la situazione non era dissimile da quella degli anni precedenti, dominati dai numerosi Bonus edilizi. Nel corso del 2024, però, lo scenario si è evoluto e l’andamento dei primi mesi del 2025 riflette questa trasformazione. Il dato positivo del 2025 è trainato in particolare dai progetti di grande cantieristica e dal PNRR, mentre si osserva un calo significativo nel comparto della ristrutturazione residenziale e nella rete tradizionale di rivendita. Mapei opera con 25 linee di prodotto in tutti i settori della chimica per l’edilizia: se da un lato serviamo anche il canale della rivendita, dall’altro vantiamo una forte specializzazione nella grande cantieristica e nella rigenerazione urbana. Questa ampiezza d’offerta ci consente di bilanciare i cali in alcuni segmenti -come quello delle facciate- con importanti crescite in altri. Ivan Destro - L’andamento del mercato nel primo trimestre è stato caratterizzato da forti difficoltà soprattutto nei primi due mesi, a confronto con i primi due mesi del 2024 che erano ancora impattati dagli effetti del Superbonus. Speriamo in una stabilizzazione dello stesso per ritrovare al più presto uno slancio verso la crescita. Enrico Sintoni - In termini di ricavi, il risultato del Gruppo nel primo quarter è prossimo al pareggio rispetto al periodo 2024. Questo è frutto di una buona performance del nostro export, rispetto ad una iniziale flessione sul mercato Italia. I primi due mesi sono stati particolarmente deboli, mentre marzo fornisce segnali positivi. È sostenibile un mercato senza incentivi? Roberto Meregalli - Un mercato senza incentivi esiste e continuerà ad esserci come è sempre stato ed è possibile che nuovi incentivi vengano varati nei prossimi anni. Restano comunque l’obiettivo della riqualificazione energetica degli edifici entro il 2030, i fondi del PNRR e la voglia di investire e rinnovare di molti operatori nel settore. Marco Canciani - Gli incentivi sono un boost fondamentale per il mercato. Ne hanno consolidato la ripresa che era avvenuta nei primi mesi della pandemia, quando gli Italiani avevano ricominciato a dare grande importanza alla decorazione e alla protezione degli immobili, visto che non potevano uscire di casa. Abbiamo assistito a una lunga contrazione dopo il 2008, ora il mercato pare essersi risvegliato seppur siamo stati sottoposti a diverse situazioni di instabilità economica, l’ultima delle quali è la guerra in Ucraina. Pertanto, oltre ad essere stati una

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