Colore & Hobby - Ed. 450 aprile

METTERE IL COLORE IN FACCIATA Quali sono i colori più utilizzati nei tempi passati sulle facciate degli edifici? E le tendenze più attuali? Ecco un veloce excursus sui cambiamenti cromatici delle facciate nei secoli, influenzati da materiali, mode ed esigenze sempre diverse. Le facciate degli edifici rappresentano l’aspetto esteriore di un’architettura che racconta storie di stili, innovazioni tecniche e visioni estetiche che riflettono il pensiero sociale, culturale ed economico di ogni epoca. Dal punto di vista estetico, uno degli aspetti più affascinanti delle facciate è certamente il colore che, non solo determina l’aspetto visivo di un edificio, ma incide anche sul suo impatto ambientale e sulla percezione che una comunità ha dell’architettura circostante. Breve storia dei colori in facciata Nel corso dei millenni i colori delle facciate degli edifici sono evoluti con il progresso delle tecnologie costruttive, dei materiali disponibili e delle concezioni estetiche. Nelle epoche più antiche, l’architettura era inevitabilmente influenzata dalla disponibilità di materiali naturali locali e, di conseguenza, anche i colori delle facciate degli edifici erano spesso limitati a quelle tonalità che la natura stessa offriva. Durante l’antichità FOCUS EDILIZIA PROFESSIONALE COLORI BIANCA STILO e il Medioevo, la pietra e il legno erano i materiali principali usati nella costruzione di edifici e i colori delle facciate tendevano a riflettere i toni neutri e terrosi dei materiali stessi. Le facciate degli edifici erano generalmente caratterizzate da sfumature di grigio, beige, giallo e marrone, poiché la pietra calcarea, la roccia vulcanica e il legno non erano trattati con vernici o rivestimenti artificiali. Queste tonalità si fondevano con il paesaggio naturale, simboleggiando la relazione tra gli edifici e l’ambiente circostante. Tuttavia, nonostante la semplicità cromatica, le civiltà dell’antichità prestavano molta attenzione ai dettagli decorativi. I romani, ad esempio, utilizzavano tinte minerali per decorare le facciate delle loro ville e palazzi, e anche l’arte pittorica si faceva largo nelle case aristocratiche, come dimostrano gli affreschi di Pompei. In generale, però, l’uso del colore era limitato, con l’accento posto più sulla struttura e sulla funzionalità. Con il Rinascimento, che ha visto una rinnovata fioritura dell’arte e 76| APRILE 2025

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