Colore & Hobby - Ed. 450 aprile

della cultura in Europa, i colori delle facciate hanno cominciato a diventare un elemento distintivo nella progettazione architettonica. Questo periodo ha segnato il passaggio da una visione più funzionalista dell’architettura a una concezione estetica più elaborata, in cui l’arte e la bellezza erano al centro della progettazione. Edifici come le chiese, i palazzi e le ville aristocratiche erano spesso caratterizzati da facciate riccamente decorate, con l’uso di colori vivaci che riflettevano il desiderio di magnificenza. Il giallo ocra, il rosso, il blu cobalto e l’oro sono stati i colori più usati per decorare non solo le facciate ma anche le colonne, le porte e le finestre. Durante il periodo Barocco, che seguì il Rinascimento, l’uso dei colori si fece ancora più audace e vibrante, accompagnato da ornamenti architettonici come colonne corinzie, cornici elaborate e affreschi che adornavano intere superfici. Questo era il periodo in cui i colori avevano il compito di suscitare emozioni e di enfatizzare la grandezza del potere religioso e politico. Le facciate di palazzi come quelli di Roma e Parigi erano spesso ricoperte di stucchi dorati e pitture vivaci, con l’intento di impressionare lo spettatore con la maestosità dell’architettura. Il XIX secolo fu caratterizzato dalla Rivoluzione Industriale, che ha portato all’introduzione di nuovi materiali da costruzione come il ferro, l’acciaio e il vetro. Le facciate di fabbriche e magazzini, nonché i primi grattacieli, hanno cominciato a usare questi materiali nuovi, spesso mantenendo il loro aspetto grezzo e industriale. Nel contesto dell’industrializzazione, la vernice, che prima era stata utilizzata solo per decorare o proteggere le facciate in legno, ha acquisito maggiore importanza. I colori usati in queste facciate erano spesso più COLORE & HOBBY |77

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