Sistema cappotto Cortexa

L’indagine Cortexa sulla sostenibilità

Cortexa sul sistema di isolamento a cappotto: l’importanza per il benessere abitativo e per il raggiungimento degli obiettivi imposti dalle normative.

Il Centro Studi Cortexa ha recentemente presentato i risultati dell’indagine “I progettisti italiani e la sostenibilità: prospettive, aspettative e bisogni”, che esplora la percezione e le necessità della sostenibilità edilizia in Italia. Lo studio, condotto su un campione di 700 progettisti italiani, ha rivelato dati cruciali riguardo alla qualità dei sistemi edilizi certificati, alla formazione e alla certificazione delle competenze degli operatori, oltre alla necessità di una strategia a lungo termine per una transizione sostenibile nel settore edilizio.

L’Indagine di Cortexa sulla sostenibilità edilizia

Sviluppata con la collaborazione di Origgi Consulting, l’indagine ha visto la partecipazione di esperti come Stefano Deri, presidente di Cortexa, Federico Tedeschi, presidente della commissione tecnica, Diego Marcucci, coordinatore del Gruppo Sostenibilità, e Alessandro Monaco, presidente della commissione comunicazione. La ricerca identifica nel sistema di isolamento a cappotto il protagonista principale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e benessere abitativo. Tuttavia, per una diffusione concreta del sistema, sono necessari incentivi mirati, una maggiore formazione in ambito tecnico, l’adozione esclusiva di sistemi certificati ETA, e una conoscenza diffusa dei vantaggi del cappotto termico.

Isolamento termico a cappotto: stato dell’arte e prospettive

Il sistema di isolamento termico a cappotto è un pilastro per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio europeo, perché contribuisce a ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO₂ del settore abitativo, che in Europa costituisce il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas serra. In Italia, secondo il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), 2,6 milioni di famiglie non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione nel 2022, pari al 9,9% delle famiglie italiane. L’isolamento a cappotto è la soluzione che ha dimostrato maggiore efficacia, con il costo per kWh di energia risparmiata inferiore rispetto ad altri interventi di riqualificazione energetica (dati ENEA).

Anche la European Association for External Thermal Insulation Composite Systems (EAE) conferma che l’isolamento a cappotto delle pareti esterne garantisce i migliori risultati di risparmio energetico, con un potenziale di risparmio del 30% del totale energetico grazie alla riqualificazione dell’involucro edilizio.

Italia, leader europeo nel mercato dell’isolamento a cappotto

Con 50 milioni di metri quadri di superfici isolate nel 2023, l’Italia si posiziona al primo posto in Europa nel settore dell’isolamento a cappotto, secondo il Centro Studi Cortexa. Questo traguardo è stato facilitato dagli incentivi fiscali, ma il settore richiede ora una pianificazione a lungo termine per sostenere la crescita in linea con la Direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive), nota anche come Direttiva “Case Green”. La mancata programmazione potrebbe portare a una contrazione del mercato del 30% già dal 2024.

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Redazione ColoreHobby.it
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