Maurizio Poletti: le opportunità di crescita del settore

L’analisi di Maurizio Poletti sulle opportunità che il settore ha ancora da cogliere, oltre le turbolenze e le crisi, tra incentivi fiscali e aumenti.

Oltre le turbolenze e le crisi, tra incentivi fiscali e aumenti, il nostro settore ha ancora opportunità da cogliere: Maurizio Poletti analizza cos’è successo negli ultimi mesi per riflettere sul nuovo scenario a cui stiamo andando incontro.

Il ridimensionamento degli incentivi fiscali lascia infatti presupporre ulteriori cambiamenti nel mercato, risultato della riorganizzazione delle dinamiche tra domanda e offerta, di nuove opportunità e di evoluzioni nell’assetto distributivo.

La crescita finirà e occorre prepararsi ad un atterraggio il più possibile morbido, aveva detto in precedenza Poletti: e oggi conferma la sua posizione. Siamo in presenza di un mercato maturo che improvvisamente ha evidenziato crescite a due cifre, ‘drogato’ da fattori esterni che hanno determinato un’impennata dei fatturati da parte di imprese, distributori e produttori. Ma Poletti chiarisce: si parla di fatturati, non di margini; il fatturato è aumentato in parte grazie ad almeno tre incrementi nei listini, aspetto che però non tutti sottolineano.

A completare il quadro c’è stato poi l’intervento scomposto dei vari governi che si sono succeduti che, se prima avevano spinto sulla crescita disordinata e incontrollata del settore, successivamente hanno cancellato quei provvedimenti. Il risultato? Un brusco risveglio dal mondo dei sogni che sta riportando il settore verso un atterraggio non sempre morbido.

C’è la speranza che le cose possano aggiustarsi? Forse sì, cercando di guardare il futuro con grande attenzione e con qualche riserva. Nonostante il boom, solo una piccola parte del patrimonio immobiliare italiano è stato rinnovato, mentre gli ambiziosi progetti europei richiedono una possente riqualificazione energetica degli edifici entro il 2030. Anziché vedere questi interventi concentrati in pochi mesi, l’evoluzione si potrebbe spalmare su almeno un decennio. Se così fosse, allora l’atterraggio sarebbe decisamente più morbido e porterebbe ad una crescita armoniosa ed omogenea. La storia recente ci ha insegnato che non bisogna adeguarsi a scenari stimati, ma che occorre essere sempre pronti ad improvvisi cambiamenti: il distributore deve cercare fornitori che possano garantire un continuo rinnovamento del portafoglio prodotti con un orientamento verso il risparmio energetico; il consumatore deve cercare figure di elevato spessore professionale, che sappiano consigliare al meglio e che siano in grado di eseguire lavori di elevata qualità fornendo le dovute garanzie. Nella distribuzione vince chi si evolve, chi sa scegliere il giusto partner strategico fornendo alla clientela servizi di qualità e professionalità. È un viaggio a tre: il produttore che saprà identificare nel distributore qualificato il suo braccio sul mercato, il distributore che dovrà trasferire le conoscenze ed efficientare il proprio servizio, e il consumatore che si deve fare sempre più esigente verso coloro che gli propongono un servizio e un prodotto. Una maggiore conoscenza da parte del consumatore spingerà verso traguardi più elevati l’intera filiera.

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Redazione ColoreHobby.it
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