Negli anni infatti si è cresciuti, l’attività è aumentata così come i prodotti e i materiali testati, ma sempre rimanendo al passo con le trasformazioni del mercato: una nuova immagine, quindi, più industriale e più tecnica che tenesse conto anche del valore dell’esperienza accumulata negli anni. Il risultato è un brand dove non c’è più la parola “pennelli” lasciando solo Giuliani perché in Italia sono conosciuti per lo più in questo modo. Il colore arancione è stato scelto come colore d’accento, un terzo colore che lascia spazio al blu e al bianco, più tecnici e più facili da gestire anche in assortimento.
Ma un logo oltre ad essere bello, deve, soprattutto, funzionare: Giovanni racconta come sia piaciuto e abbia dato una nuova energia a tutti gli attori che gravitano intorno all’attività. Un’azienda che sceglie di dare un forte segno di cambiamento riesce a dare anche nuova forza perché trasmette una proattività e una particolare attenzione ai contesti che cambiano: il logo è anche lo specchio dell’azienda. “Vogliamo -spiega Giovanni- lavorare con la stessa energia nell’ambito della produzione conto terzi, per noi consolidata, e della produzione a marchio nostro. All’estero siamo presenti soprattutto con il conto terzi mentre in Italia lavoriamo per lo più con il nostro brand e abbiamo una buona copertura, soprattutto al Sud. Per dare nuovi input alla distribuzione abbiamo messo a punto una linea specifica di prodotti con filamenti sintetici all’avanguardia, adatti a un utilizzo universale e che consentono di usare un unico prodotto per tutti i tipi di pitture e vernici: è una soluzione valida e adatta agli ambiti di nostro interesse.”
Nuovi progetti ma i capisaldi dell’attività restano gli stessi: competenza, passione e ricerca.