Nel mese di novembre 2021 si è svolto il convegno AITIVA Day, sulle problematiche relative alle materie prime. Durante l’evento è stato analizzato il ruolo che può avere AITIVA nelle valutazioni dello stato dell’arte e nella proposta di alternative perseguibili. Ce ne parlano Olga Bottaro, presidente onorario AITIVA, Enrico Ancarani e Rossano Ferretto, rispettivamente presidente e consigliere AITIVA. “L’AITIVA day 2021 è stato un successo -spiega Bottaro- siamo riusciti a far incontrare oltre 250 addetti del settore e sono emerse diverse problematiche connesse alle materie prime. Innanzitutto i costi, con aumenti dal 30 al 200%, ma anche la loro mancanza che costringe a ritardare le consegne dei lavori. Purtroppo non si vede una via d’uscita a breve”.
La tendenza è dunque destinata a continuare anche per tutto il 2022, anche se in misura più contenuta. Nel settore dei prodotti vernicianti c’è anche un altro tema fonte di preoccupazione: le nuove classificazioni e le relative restrizioni all’utilizzo di alcuni biocidi, solventi, siccativi, diisocianati e microplastiche, in particolare zinco pirone, metilisobutilchetone e methylethylketone oxime. Per questo Olga Bottaro sottolinea: “La ricerca deve individuare materie prime alternative ed ecosostenibili non solo per ragioni di marketing, ma come vera e propria necessità che possa aprire nuove frontiere nell’ambito dei prodotti vernicianti”.
Non a caso, AITIVA -associazione senza scopo di lucro basata sul volontariato- non si è fermata e, nonostante le difficoltà, ha in atto un programma di formazione strategico per il prossimo futuro: “Abbiamo in previsione due corsi base sui prodotti vernicianti, alcuni corsi sulle materie prime e un corso nuovissimo sull’assistenza tecnica in cantiere -racconta Bottaro- in più contiamo di partecipare a tutte le principali manifestazioni di settore e continuare con l’AITIVA Day”.
Anche Enrico Ancarani -presidente AITIVA- sottolinea uno scenario preoccupante: “Con l’introduzione delle nuove norme antifrode inerenti ai bonus fiscali, la situazione potrebbe divenire ancor più complessa a scapito del comparto dei produttori di pitture e vernici”. Preoccupazione condivisa da Rossano Ferretto -consigliere AITIVA: “Sempre nuove tipologie di materie prime sono investite da carenza di disponibilità e da conseguente crescita dei prezzi. L’incertezza generata dalla pandemia è la causa principale: le scorte di magazzino vengono consumate velocemente a fronte dell’aumento della domanda, mentre le materie prime sono prodotte solo su richiesta puntuale e non con la programmazione degli anni scorsi, quando c’erano dinamiche di consumo stabili”.
E allora quali strategie possono mettere in atto i produttori di pitture e vernici per arginare questa situazione? Enrico Ancarani spiega che è difficile proteggersi di fronte a una crisi globale, nonostante l’Italia sia il secondo mercato di riferimento europeo. Allo stesso tempo non è possibile rimanere fermi a guardare: “Innanzitutto, l’informazione è uno dei modi per fronteggiare la crisi -spiega Ancarani- le associazioni hanno, da sempre, svolto un ruolo a favore delle aziende del comparto assicurando alla filiera un contributo proattivo attraverso servizi e formazione e, soprattutto, creando una Community Tecnico Scientifica per trovare risposte su quale direzione prendere”. Ma lo sviluppo futuro rimane incerto e bisogna augurarsi che il flagello del COVID-19 si dissolva e si possa riacquistare una nuova stabilità, che dia ossigeno alle imprese e a tutto il comparto.